Perché tutte queste leggi di divieto, se poi nessuno le rispetta?

Caro Beppe cari Italians,

ultimamente il “mio senso dell’umorismo” è particolarmente sollecitato. Notizia di oggi: un senatore USA, repubblicano della destra religiosa ed antigay, arrestato per molestie…ad un uomo! Qualche settimana fa un deputato, sposato con figli, appartenente all’UDC, partito politico strenuo difensore dei valori cattolici, della famiglia ed erede della DC anti-divorzio e “fautore” della legge Merlin, coinvolto in una notte di sesso e droga con ben due (invidia!) signorine …”professioniste dell’amore”! Ci sarebbe da ridere; ma forse no. Concludo con la storia del prete che dichiara di amare una donna sposata, ma di non essere il padre del suo terzo bambino…e potrei andare avanti. Cosa sta succedendo: qualcuno si diverte a giocare con il contrappasso dantesco? A prescindere dal doveroso garantismo (le vicende sono in corso) che ogni situazione necessita, faccio solo una riflessione di fondo. Alcune persone si lanciano in anatemi contro l’ipocrisia strisciante che i troppi moralistici benpensanti dimostrano di avere. Altri invece fanno una “levata di scudi” per difendere i costumi, i mores maiorum che questa società sta cercando di distruggere. Faccio un distinguo.

Capisco che la chiesa, gli esponenti ed i partiti politici si esprimano su ciò che ritengono meglio per la società; ci mancherebbe. Ma perché si accaniscono a pretendere leggi che vietano? Se la prostituzione fosse, come in Germania, legalizzata e regolata (riaprendo le case chiuse), mi aspetterei che la chiesa e gli esponenti cattolici dicessero: ”fate bene a NON andarci. La prostituzione è moralmente sbagliata!”. Lo stesso dicasi per la droga. Drogarsi è male. Drogarsi è sbagliato; così come ubriacarsi fino a morire di cirrosi epatica. Ma se un alcolizzato si ubriaca nella propria abitazione (e non va in giro in auto ad investire la gente) non viene perseguito. Se un imbecille debole e vigliacco non ha il coraggio di affrontare la realtà, oppure non riesce a trovare “sufficientemente gradevole” la vita e decide di sballarsi con le droghe (sempre che non causi danni a terzi) rimane un fatto personale. Sumus omnes peccatores. Perché tutte queste leggi di divieto, se poi nessuno le rispetta? Paradossale! Come se il Parlamento (sovrano) deliberasse leggi per regolare il finanziamento pubblico ai partiti, e poi non le rispettasse…ops; ho sbagliato esempio? Un saluto,

Matteo Zambelli , ttt07@libero.it - 01/09/07 - corriere.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!