Per Burlando patente sospesa e...

Per Burlando patente sospesa, auto ferma e multa da 3.500 euro


GENOVA (Reuters) - Sospensione della patente per 12 mesi, decurtazione di dieci punti, oltre a 3.508 euro di multa e fermo amministrativo di tre mesi del mezzo. In più, altri 72 euro di multa perchè non aveva con sé la patente.


Queste le sanzioni inflitte al presidente della Regione Liguria ed ex ministro dei Trasporti Claudio Burlando, per aver percorso contromano domenica scorsa un tratto di strada nei pressi del casello di Genova Aeroporto ed aver poi mostrato ai poliziotti come unico documento il suo tesserino da deputato.


L'entità della sanzioni è stata confermata da una fonte vicina allo stesso Burlando.


Il caso ha suscitato scalpore ieri sui media e Burlando è stato costretto a difendersi, durante una conferenza stampa, dicendo di non essere stato multato sul posto ma di aspettarsi a casa il verbale, negando di non essersi fermato e sostenendo di aver esibito il tesserino da parlamentare non per fare pressioni sugli agenti ma perché era l'unico documento che aveva in quel momento, visto che si era dimenticato la patente.


In un servizio pubblicato ieri in prima pagina da Repubblica, si leggeva che Burlando domenica scorsa, intorno a mezzogiorno, ha percorso contromano a bordo della sua auto privata oltre un chilometro di un viadotto, sfiorando diverse auto provenienti nel giusto senso di marcia. Il quotidiano ha sottolineato l'esibizione del tesserino da deputato, scaduto, e la mancanza di una multa elevata sul posto.


Sul suo sito Web personale, oggi Burlando ricostruisce quanto accaduto, spiegando le sue ragioni e interrogandosi se sia "giusto che uno dei maggiori quotidiani italiani sbatta il 'mostro' Burlando in prima pagina" come "pessimo esponente dell'odiata 'casta' dei politici e descrivendo un comportamento che non ho mai tenuto, senza peraltro interpellarmi sui fatti?" .


Burlando aggiunge che dopo la pubblicazione dell'articolo ha "ricevuto decine di e-mail di cittadini furiosi che mi invitano a dimettermi e mi ricoprono di insulti".


"Per una colpa che, in tutta coscienza, non ho commesso. La cosiddetta 'casta' ha sicuramente molte responsabilità, ma se la cura alle malattie della politica si riduce allo scatenamento irrazionale di sentimenti di odio, credo che il risultato sarà assai peggiore del male che vogliamo eliminare".


22/09/07 - today.reuters.it

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