Presa a pugni e violentata dal marito

BOLZANO. Chiusa in camera, picchiata e violentata dal proprio marito. Vittima una donna bolzanina, salvata dal figlio che mentre stava cercando di rientrare a casa, sentite le urla della madre, ha subito telefonato alla polizia. Quando in via Sassari sono arrivati gli agenti, L.A., bolzanino di 42 anni, non ha opposto la minima resistenza. Si è consegnato ai poliziotti senza protestare ed è stato arrestato per tentata violenza sessuale e lesioni personali aggravate. La donna invece è stata portata in ospedale, dove sono state confermate le lesioni subite a causa dei violenti pugni con cui è stata colpita dal marito.

Il litigio di venerdì sera, così hanno appurato gli agenti, è stato solo l’ultimo di una lunga serie. I rapporti tra i due coniugi bolzanini erano tesi ormai da tempo. Finora però un episodio così grave non era mai accaduto all’interno dell’alloggio di via Sassari in cui i due vivono assieme al figlio ventenne. Quest’ultimo venerdì sera era uscito e i due coniugi si trovavano soli nel loro appartamento all’interno di un condominio di Don Bosco. A tarda sera è scoppiata la lite, fin da subito molto violenta. Sono volate parole grosse, poi L.A. ha iniziato ad alzare le mani. Inutili le resistenze della donna, il bolzanino 42enne l’ha presa con forza, immobilizzandola, e poi l’ha trascinata in camera da letto. Le ha bloccato la bocca per impedirle di urlare, poi le ha strappato di dosso i pantaloni del pigiama e infine gli slip.

A questo punto l’uomo ha cercato di violentare la moglie. La donna ha cercato di difendersi in tutti i modi, con l’unico risultato però di essere riempita di botte. Il marito l’ha colpita anche con diversi violenti pugni. Con la forza delle disperazione la donna alla fine è comunque riuscita a divincolarsi, cercando di fuggire. Inutile, perché una volta arrivata al portone veniva raggiunta dal marito e nuovamente immobilizzata. È stato un caso fortunato che proprio in quel momento tornasse a casa il figlio della coppia. Il giovane - sentite anche le urla della madre - ha cercato di entrare in casa, ma inutilmente: il padre, infatti, in precedenza aveva chiuso il portone lasciando appositamente la chiave nella toppa. A quel punto per il ventenne era impossibile arrivare in soccorso della madre.

Restava un’unica soluzione, quella di chiamare la polizia. Il ragazzo ha così telefonato al 113 per dare l’allarme e poco dopo in via Sassari sono giunti gli agenti della questura. Davanti ai poliziotti, l’uomo non ha opposto nessuna resistenza. Ha lasciato libera la moglie e si è praticamente consegnato spontaneamente agli agenti che - vista la pericolosità del soggetto e soprattutto le violenze inflitte alla donna - hanno arrestato l’uomo sul posto e lo hanno portato nel carcere di via Dante.
La donna bolzanina invece è stata portata in ospedale, dove i medici hanno confermato che le lesioni subite erano piuttosto serie. La prognosi è di una ventina di giorni. Ora bisognerà capire se la donna intenderà sporgere denuncia: la polizia infatti ha proceduto d’ufficio in base alle testimonianze della stessa donna e del figlio. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, quando presumibilmente l’uomo sarà di nuovo interrogato.
(mi.m.)


10/09/07 - espresso.repubblica.it

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