Alcolici in discoteca anche dopo le 2

Giacomo Ferrera

Quasi tutti hanno tentato di giustificarsi affermando che nelle discoteche dov’erano stati a ballare gli avrebbero servito drink alcolici anche dopo le due di notte.

Sono i dieci conducenti - otto sono maschi, due femmine - sorpresi l’altra notte dalla polizia stradale a guidare ubriachi. Una settimana via l’altra gli agenti impiegano puntualmente la notte (mediamente da mezzanotte alle sette del mattino) lungo le strade del levante di Liguria, nei punti più critici, nella speranza di fare da deterrente ai clienti che rientrano dalle discoteche. E, altrettanto puntualmente, fanno strage di patenti, quasi sempre per guida in stato di ebbrezza. La cronaca della notte tra sabato e domenica segnala un nuovo posto di blocco in corso De Michiel, che è servito anche come deterrente contro la prostituzione che invade la strada d’ingresso a Chiavari per chi proviene da Lavagna.

Trentaquattro i veicoli controllati, dieci le patenti ritirate, ovvero una su tre. E tutte per guida in stato di ebbrezza. Si tratta nella stragrande maggioranza di persone che abitano nel Levante (Lavagna, Cogorno, Leivi, Carasco) di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Ha fatto eccezione un conducente di Alba, che oltretutto ha conquistato il poco invidiabile record di percentuale di alcol nel sangue, 2,96 contro lo 0,5 permesso dalla legge. Ma al di là di questi numeri preoccupanti, è emerso un dato nuovo che ha colpito gli agenti della polizia stradale comandata dall’ispettore capo Ruggero Ferri: chi è stato pizzicato con qualche bicchiere di troppo ha tentato di difendersi sostenendo che in discoteca gli sarebbero state servite bevande alcoliche anche dopo lo stop di legge: ovvero le due di notte.

Se fosse la verità, dall’effetto si risalirebbe alla causa. Ma senza ancora possibilità di controllare ed eventualmente intervenire. Tino Barbera, patron dello Schooner e della Piscina dei Castelli di Sestri, da sempre grande organizzatore della notte del Tigullio, interpreta il fatto con un misto di rabbia e rassegnazione. «Non ci nascondiamo dietro un dito - spiega Barbera - Oggi i giovani entrano in discoteca all’una/una e mezzo di notte, spesso hanno già bevuto in abbondanza, quasi sempre nascondono nelle borse delle amiche le bottiglie, sennò le lasciano in macchina, escono facendosi timbrare la mano per poter rientrare, e vanno a fare il pieno in macchina». «In sostanza - aggiunge Barbera - il problema rimane quasi invariato e noi non possiamo farci nulla. Questa manfrina è un segreto di Pulcinella, la legge sul divieto di servire alcolici dopo le due è una barzelletta e infatti il Silb, che è il nostro sindacato, si accinge a far firmare una petizione ai clienti dei locali affinché venga abrogata». Ma cosa si può fare per cercare di porre fine alle cattive abitudini dei giovani? «Abbiamo tentato degli escamotage - conclude Barbera - Quando scatta il divieto offriamo cocktail analcolici energetici per limitare i giovani che continuano a ubriacarsi, ma sinora hanno risposto positivamente solo una minoranza di donne. L’altro novanta per cento della clientela raggiunge l’auto e continua a riempirsi il bicchiere».


22/10/07 - ilsecoloxix.it

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