Una nube tossica sulla Pianura Padana

Una nube tossica si posiziona sulla Pianura Padana


Questo è stato l’argomento centrale di un convegno tenuto dal Cnr per la presentazione dei risultati del progetto italiano Share (Stations at High Altitude for Research on the Environment).

Gli incendi di agosto in Algeria e sui monti Atlas hanno, infatti, dato vita ad una nube ricca di particelle carboniose e sostanze inquinanti che, si è spostata tanto fino a posizionarsi sull’Italia, dove l’assenza di vento l’ha fatta arrestare.
E’ stata la stazione di monitoraggio «Ottavio Vittori» (che fa parte delle rete internzionale di Share) dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Isac-Cnr, sul Monte Cimone a rilevare la Brown Cloud italiana, che presenta la medesima composizione chimica della grande nube marrone dello spessore di tre chilometri e di un’ampiezza pari a quella degli USA che incombe nei cieli del sud est asiatico e dell’Oceano Indiano.
Come spiegano i ricercatori, la nube non è solo il risultato dell’inquinamento prodotto da automobili e industrie ma è dovuta soprattutto alla combustione di rudimentali focolari domestici che bruciano sterco secco.

In Asia la nube si è arricchita di sostanze inquinanti tra cui l’ozono tanto da arrestare persino il monsone.
Basti pensare che le alterazioni climatiche, modificando i normali parametri ambientali, provocano gravi danni all’ecosistema e all’economia di un paese, la cui produzione agricola risente parecchio dei lunghi periodi di siccità o di piogge forti.

di G.V. - blogscienze.com

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