Feste private contro i divieti anti alcolici

JESOLO. Troppe feste private, allarme del Sindacato dei locali da ballo. Il presidente nazionale dei discotecari, lo jesolano Renato Giacchetto, denuncia la concorrenza sleale di organizzatori di feste private in barba a qualsiasi normativa su alcolici e sicurezza. Accade in tutto il Veneto, in particolare nel veneziano e trevigiano, e la prima sfida è stata lanciata già la notte di Halloween quando le streghe hanno festeggiato in lussuose ville e moderni casolari di campagna presi in affitto per party alcolici.
Continua ancora, però, ogni fine settimana, quando i locali come discobar e discoteche hanno notato l'emorragia di clienti verso queste feste private. Noti organizzatori di eventi affittano sontuose ville, edifici un po' fuori zona, per convogliare clienti che possono lasciarsi andare senza freni fino all'alba. Ma intanto nelle discoteche già si avverte l'incidenza di questi fenomeni con un taglio del personale che arriva fino al 30 o addirittura il 40 per cento. «Sono i primi effetti effetti della nuova legislazione - spiega Giacchetto che con il Silb ha organizzato una grande raccolta di firme di protesta contro la legge nazionale e regionale - in queste feste non ci sono regole né controlli. Possono fare quello che vogliono. In Veneto, invece, un locale è stato subito sanzionato, a Silea. Adesso alle 2 non si servono più alcolici, ma presto la legge regionale darà l'ultima mazzata anche a ristoranri, club, tutti i locali che aprono la notte. Niente alcol dall'una e chiusura alle 3, salvo deroghe che saranno difficili da conquistare. Noi speriamo di poter fare qualcosa, ma ci hanno dichiarato guerra. Nei locali notturni si inizia a vedere sempre meno gente: scelgono altri eventi che sfuggono ai controlli e alle leggi come primo effetto delle legislazione che metterà tutti i locali in ginocchio». Alle feste si paga dai 20 ai 50 euro, cena spesso compresa. Gli organizzatori provengono quasi tutti dagli ambienti della discoteca che hanno lasciato preferendo i ben più lauti guadagni di questo settore ancora incontrollabile. «Non facciamo nulla di male - dice un noto pierre - sono feste a tutti gli effetti in locali regolarmente affittati, dove ci si diverte come è giusto fare nel fine settimana. Le feste ci sono sempre state».


Giovanni Cagnassi - 04 novembre 2007 - espresso.repubblica.it

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