Marito e moglie travolti da un ubriaco

PIAZZOLA SUL BRENTA. Investiti a cento metri da casa, mentre attraversavano sulle strisce bianche, da una vettura condotta da un guidatore ubriaco, con il tasso alcolico tre volte superiore al limite di legge. Sono morti così Gaetano Didonè, 69 anni, e sua moglie Luisa Cervato di 67 anni, entrambi residenti in viale Camerini 31. Il tragico schianto è avvenuto ieri sera qualche minuto prima delle 19, all'incrocio fra via Dalmazia e viale Camerini a Piazzola sul Brenta. L'investitore Renzo Benazzato, 66 anni di Grantorto, stava tornando a casa dopo un pomeriggio passato a giocare a carte con gli amici al bar trattoria «Al Ponte» di Campo San Martino. I due coniugi camminavano a braccetto sul ciglio della strada, stavano raggiungendo lo stand gastronomico allestito nell'ambito della fiera di San Martino. Sono morti uno a fianco all'altro, colpiti in pieno da una vettura mentre attraversavano sulle strisce bianche. Sull'asfalto, sparpagliati attorno al punto dell'impatto, sono rimasti i loro occhiali, schiacciati dalle gomme della vettura, il berretto di Gaetano Didonè, le scarpe e la borsa di Luisa Cervato. L'incrocio fra viale Camerini e via Dalmazia, che dopo l'incrocio diventa via Fiume, è molto buio, l'illuminazione è parzialmente oscurata dalle magnolie che hanno ormai inglobato i fari. I corpi straziati del consulente informatico e dell'insegnante di lettere, entrambi in pensione, sono volati a una decina di metri, uno accanto all'altro. Così li hanno trovati i due figli Paolo e Luca, arrivati poco dopo sul luogo dello schianto. «Erano una coppia unita e affiatatissima, era destino che dopo una vita trascorsa mano nella mano, dovesse finire così», racconta Gianni, un amico della coppia. Non ci sono segni di frenata sull'asfalto, la Bmw 320 nuova di zecca di Renzo Benazzato ha centrato in pieno i coniugi che camminavano insieme verso i capannoni della fiera. Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente: secondo i testimoni la Bmw di Benazzato è transitata con il semaforo verde sull'incrocio, mentre la coppia stava cominciando ad attraversare la strada. Il punto esatto dove le due vittime sono state falciate non è chiaro: secondo il guidatore i due anziani erano in mezzo all'incrocio, a distanza di circa cinque metri dal passaggio pedonale, ma guardando la posizione sull'asfalto degli effetti personali della coppia è plausibile che fossero all'inizio delle strisce pedonali. Un testimone che era dietro alla Bmw, ad un centinaio di metri, assicura che il semaforo era verde «tanto che anch'io sono passato dieci secondi dopo - racconta - in lontananza ho visto davanti a me qualcosa di strano, come degli oggetti volare. Quando sono arrivato nei pressi dell'incrocio, alla mia destra, ho visto i due corpi per terra e mi sono fermato. Non ho però visto il momento e nemmeno il punto esatto dell'impatto».
Una cosa è certa lo schianto è stato tremendo, i due anziani hanno entrambi sbattuto violentemente contro il cofano e il parabrezza della vettura, per poi finire sbalzati ad una decina di metri di distanza, oltre il passaggio pedonale. Benazzato non ha nemmeno provato a schivare i due pedoni, a pigiare sul freno nel disperato tentativo di evitarli. La vettura, distrutta nella parte anteriore, si è fermata altri venti metri dopo il punto esatto dell'impatto. Ha la parte anteriore destra del cofano completamente danneggiata, al pari del parabrezza che presenta due evidenti rientranze causate con ogni probabilità dai corpi dei due anziani. «Non li ho visti, avevo il verde. Non stavo correndo ero ad una velocità di 50 km all'ora, mi sono sbucati fuori all'improvviso», continua a ripetere il guidatore che è stato sottoposto subito al test dell'etilometro dai carabinieri della stazione di Piazzola sul Brenta. Il risultato è di 1,48 millilitri per litro, contro gli 0,50 consentiti dal codice della strada. «Non sono ubriaco, Non sono ubriaco», ha continuato a ripetere ai militari. Sul posto sono immediatamente intervenuti con due ambulanze i sanitari del Suem di Piazzola e di Cittadella, ma per Gaetano Didonè e Luisa Cervato non c'è stato nulla da fare: l'impatto contro la vettura ha dilaniato i loro corpi. Sono morti all'istante. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri di Piazzola che hanno chiuso al traffico fino alle 22.30 il tratto di strada. Renzo Benazzato, in serata, è stato portato in caserma dove è stato denunciato per omicidio colposo. La vettura è stata posta sotto sequestro dal pubblico ministero Paola De Franceschi.


Francesco Patanè - 04 novembre 2007 - espresso.repubblica.it

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