Divieto di vendita degli alcolici

Approvato l'aumento da 16 a 18 anni


E' passato in prima lettura al Senato l'articolo del disegno di legge che aumenta da 16 a 18 anni il divieto di somministrazione degli alcolici. Discoteche e locali, quindi, se il provvedimento sara' approvato anche alla Camera, non potranno servire bevande alcoliche ai ragazzi


Roma, 12 dicembre 2007 - Novità in arrivo con un articolo del disegno di legge approvato oggi in prima lettura al Senato: aumenta da 16 a 18 anni il divieto di somministrazione degli alcolici. Discoteche e locali, quindi, se il provvedimento sara' approvato anche alla Camera, non potranno servire bevande alcoliche ai ragazzi.

LA DENUNCIA

Sono troppi e troppo giovani i consumatori di bevande alcoliche in Italia. Nel nostro Paese sono circa 7 milioni gli italiani che consumano quantita' di alcol considerate a rischio e che eccedono le Linee guida per una sana alimentazione (1-2 bicchieri al giorno di una qualsiasi bevanda alcolica per le donne, 2-3 bicchieri per gli uomini).

L'eccesso di alcol, secondo l'Istituto Superiore di Sanita', riguarda anche i giovani: i dati parlano di circa 800.000 adolescenti al di sotto dei 16 anni che consumano alcolici prediligendo birra, aperitivi alcolici e superalcolici.

L'Italia ha in Europa anche il record dell'iniziazione all'uso di alcol: tra gli 11 ed i 12 anni, rispetto alla media europea che e' di 14 anni. Ed e' anche nella fasce piu' giovanili (14-17 anni e 18-24 anni) che si registrano gli unici incrementi nel numero di consumatori e consumatrici di bevande alcoliche fuori pasto.

Preoccupazione e necessita' di attenzione al fenomeno dell'accresciuto consumo di alcol tra i giovani e' stata sottolineata da tempo da medici ed esperti. Secondo i piu' recenti dati a disposizione del ministero della Salute piu' della meta' delle vittime degli incidenti stradali e' causata proprio dall'alcol e in particolare ogni anno, nel nostro Paese, perdono la vita sulle strade circa 200 giovani, per guida in stato di ebbrezza.

L'allarme riguarda anche il consumo incrociato di sostanze: dal 30 al 49% dei consumatori di fumo, cannabis, hashish, cocaina o eroina, fanno anche uso di alcol, spesso per attenuare o accentuare gli effetti introdotti dalle sostanze, ma aumentando il rischio per la salute. L'allarme e' stato lanciato recentemente dal responsabile del Centro di riferimento alcologico presso il Policlinico Umberto I, Mauro Ceccanti, secondo il quale la maggior parte dei consumatori e' ignara di come questo consumo incrociato amplifichi anche il rischio di eventi acuti come aritmie e fibrillazione atriale, con danni a lungo termine per la salute.

L'alcol viene, dunque, usato insieme ad altre sostanze per attenuare l'effetto di queste ultime, oppure per rinforzarlo. Per esempio, molti consumatori di cocaina lo usano contro gli effetti allucinogeni che la droga puo' causare, in sostanza lo usano come tranquillante.


13/12/07 - qn.quotidiano.net

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