Gli ritirano la patente e si uccide

Cuneo, 29enne temeva di perdere lavoro


Aveva paura di perdere il posto di lavoro, dopo che la polizia gli aveva ritirato la patente per un bicchiere di troppo, e si è ucciso. A compiere il tragico gesto è stato un 29enne della provincia di Cuneo che stava rientrando dopo una cena con gli amici e un'uscita al pub. Dopo aver visto l'esito dell'etilometro si è sentito spacciato: dopo essere tornato a casa con il padre ha preso la sua pistola da metronotte e si è sparato alla testa.


"Così perderò il lavoro: faccio l'autista alla Mondialpol, mi rovinate", ha detto più volte agli agenti, come riporta il quotidiano La Stampa. Gabriele Aimar, questo il nome della vittima, risiedeva a Cartignano, piccolo paese della Val Maira. Era quasi arrivato in paese quando è stato fermato dagli agenti. L'etilometro ha dato responso positivo, il suo tasso di alcolemia oltrepassava i limiti consentiti dalla legge. Una delle sanzioni previste è il ritiro immediato della patente.

Gabriele si è sentito con le spalle al muro: senza macchina forse avrebbe potuto perdere il lavoro. Tornando a casa, dopo che il padre lo era venuto a prendere, si sfogava ancora: "Anche se trovassi un altro posto, a Cuneo come ci vado?". Poi, entrato in casa, è salito nella sua stanza. Si è sparato in testa con la sua pistola d'ordinanza. E' morto per un multa. Dalla festa alla tragedia nella stessa notte.


03/12/07 - tgcom.mediaset.it

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