Uomini attenti, la sigaretta «manda in fumo» i capelli

Gli uomini hanno da oggi una ragione in più per stare alla larga dal fumo: un gruppo di ricercatori medici di Taiwan ha accertato che nel maschio il vizio della sigaretta accelera «in modo statisticamente significativo» la caduta dei capelli. La scoperta, riportata sull’ultimo numero della rivista «Archives of Dermatology» e pubblicata dal quotidiano Independent, è stata fatta studiando un campione di 750 uomini sui 65 anni d’età residenti in quell’isola cinese. Il tabacco, dicono i ricercatori, danneggia la micro-circolazione del sangue a livello dei follicoli. La caduta dei capelli è risultata molto più precoce tra gli asiatici che fumano venti o più sigarette al giorno, segnala lo studio che ha tenuto conto anche dei fattori ereditari, molto importanti nell’innesco della calvizie.

Nel luppolo una molecola anti-leucemia
In una molecola contenuta nel luppolo utilizzato per fare la birra, lo xantumolo, si nasconde la capacità di contrastare in laboratorio la moltiplicazione e la vitalità delle cellule tumorali, in modo particolare quelle della leucemia. La scoperta, tutta italiana, è stata presentata a Milano ed è stata appena pubblicata sulla rivista «Cancer» dall’equipe guidata da Adriana Albini, dell’Istituto scientifico MultiMedica di Milano, e da Nicoletta Ferrari, dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova. «I nostri studi - spiega Albini - mostrano come lo xantumolo possa inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali». Le promettenti caratteristiche anti-tumorali dello xantumolo ne suggerisce un suo uso come chemio-preventivo, ovviamente in combinazione con altri farmaci».

Studio Usa: troppe Tac aumentano il rischio di tumori
L’elevato numero di Tac effettuate in questi anni negli Stati Uniti potrebbe aver aumentato il rischio di tumori, a causa della quantità di radiazioni che l’esame comporta.
Tanto più che molte di esse vengono eseguite senza una reale necessità, anche nei bambini. A sostenerlo è stato un gruppo di radiologi della Columbia University di New York, che ha cercato di stimare le potenziali ricadute sulla salute della Tac. Negli Usa si effettuano ogni anno più di 62 milioni di Tac, un numero cresciuto di venti volte rispetto al 1980, quando all’anno ne venivano eseguite 3 milioni. Perché così tante? Secondo gli scienziati il motivo sarebbe un eccesso di difesa dei medici, che temendo di essere perseguiti penalmente per aver tralasciato qualcosa, o per non aver dato ascolto alla richiesta dei pazienti, prescrivono l’esame con eccessiva frequenza. Gli esperti della Columbia invece hanno messo in guardia che per effettuare la Tac vengono impiegate molte più radiazioni che non per una comune radiografia.


03/12/07 - lastampa.it

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