I residenti esasperati: «È il rione della droga»

Tossicodipendenti provenienti dalle borgate capitoline che si bucano nei vicoli, ambulanti abusivi, ubriachi. Sniffate di cocaina sugli specchietti delle moto, inequivocabilmente girati a testimonianza della funzione di tavolino «usa e getta» che hanno assunto. Ma non solo: bar e locali assediati da molestatori, schiamazzi e degrado. Gli abitanti e i titolari di bar e ristoranti di Trastevere, sono stanchi delle «notti shock», come ormai le definiscono con rassegnazione, di cui sono teatro strade e piazze dello storico rione di Roma. «Questa strada di sera è piena di ambulanti ubriachi, che spesso strillano ed entrano nel locale a chiedere cibo e bevande alcoliche e che i vigili non mandano mai via», racconta Salvatore, titolare del ristorante «Carlo Menta» in via della Lungaretta, cui proprio domenica sono stati rubati i faretti fuori al locale. «Pieno di siringhe di tossici» è invece il vicino vicolo di Sant’Agata, spiega Stefano, residente nelle vicinanze e cameriere del ristorante «Rugantino» a largo San Giovanni de Marra. Una piazza che secondo il giovane sarebbe l’abituale ritrovo di «tossici» provenienti dalla periferia.

«La droga da queste parti non è una novità» dice Salwa, impiegata nella gelateria «Blu Ice» in piazza Santa Maria in Trastevere, che aggiunge: «Siamo aperti fino alle 2.30 e qui fuori si vendono pasticche e cocaina a volontà». «Non ne possiamo più di schiamazzi e bottiglie rotte per strada - aggiunge una donna -. Piazza Trilussa, dove abito, è rumorosa e agitata. Gli ambulanti immigrati abusivi occupano tutto lo spazio e di notte qui non si riesce più a dormire. Non c’è alcun rispetto per i residenti e le forze dell’ordine sono quasi sempre assenti». «Personalmente non ho mai visto nessuno spacciare da queste parti - aggiunge Emanuele, direttore dell’«Art Cafè» sempre in piazza Trilussa -, ma di cocaina qua attorno ne circola molta. Basta guardare gli specchietti delle moto, puntualmente girati da chi ci sniffa sopra».

Una vera e propria emergenza insomma, di cui prende atto anche chi fa politica sul territorio. «Per Trastevere - sottolinea, Matteo Costantini (Ulivo), consigliere in I Municipio e presidente della commissione Commercio - occorre convocare un consiglio municipale per assumere provvedimenti straordinari. Un’iniziativa per la quale sto già raccogliendo le firme. Per prima cosa bisogna inibire completamente l’apertura di nuove attività di somministrazione, vietando anche i semplici trasferimenti. In secondo luogo va esteso il divieto di esibizione di artisti di strada in tutto il rione. In ultima istanza, occorre intervenire sotto il profilo del decoro urbano e della sicurezza, prevedendo un protocollo di intesa con polizia e guardie di finanza contro l’abusivismo commerciale».


di Giacomo Legame - martedì 28 agosto 2007 - ilgiornale.it

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