Il fenomeno "abuso sessuale"

In aumento il fenomeno dell' abuso sessuale compiuto da adolescenti nei confronti di coetanei e di bambini più piccoli

Resoconto della Società Europea di Psichiatria Infantile e Adolescenziale in corso a Firenze


Il rischio di abusi sessuali sui bambini non arriva solo dai pedofili, ma ora anche dai coetanei e presenta aspetti sorprendenti perché sta aumentando il numero di ragazzine autrici di violenze sessuali. Uno studio inglese, presentato dalla psichiatra Susan Baily al XIII congresso dell'Escap, la Società Europea di Psichiatria Infantile e Adolescenziale in corso a Firenze, mette in evidenza l'aumento degli abusi sessuali compiuti da adolescenti e pre-adolescenti nei confronti di coetanei o di bambini più piccoli di loro. In Gran Bretagna, il Governo, tra i primi in Europa, ha avviato un piano nazionale per il trattamento degli adolescenti che compiono abusi sessuali e gli psichiatri hanno cominciato a studiare il fenomeno. "E' molto più difficile individuare le autrici di questi reati perché il senso comune, il pregiudizio, ci suggerisce un pensiero: non è possibile che una ragazza compia questi atti - spiega Baily - Il risultato è che l'individuazione dei colpevoli, se si tratta di giovani ragazze, è meno semplice". In Gran Bretagna, riferisce Baily, il suo gruppo di lavoro ha esaminato 126 casi di adolescenti denunciati per abusi sessuali, 20 dei quali a carico di ragazze. "Dalla ricerca è emerso un dato per certi versi nuovo: non sempre quelli che abusano sono ragazzi che hanno subito abusi. Quindi un obiettivo primario è capire quale tipo di adolescenti compie reati sessuali". Sono state individuate tre tipologie di ragazzi o ragazze che compiono abusi sessuali. "Il primo - spiega Baily - ha disturbi di apprendimento: proprio per questo deficit hanno più facilità a relazionarsi con bambini più piccoli piuttosto che con i loro coetanei. C'é poi un secondo gruppo riconducibile a comportamenti di tipo delinquenziale. Per questi ragazzi l' abuso sessuale rientra in un quadro più vasto di atti di violenza. Il terzo gruppo, il meno numeroso, è composto da ragazzi che hanno disturbi mentali". Circa la metà dei ragazzi che hanno subito abusi sessuali, secondo la ricerca compiuta dalla dottoressa Baily, a loro volta diventano molestatori sessuali. E per abusi, in questo caso, non si intendono solo quelli sessuali. Un bambino molestato può avere subito anche 'solo molestie psicologiche o abbandono fisico. L'approccio in Inghilterra - spiega la psichiatra italiana Barbara Forresi - è meno condizionato dai pregiudizi e la legislazione consente percorsi alternativi a quelli della detenzione che in Italia noi non abbiamo. In Inghilterra, anche se è ormai avviato l'iter giudiziario c'é la possibilità per un minore che ha compiuto abusi sessuali di intraprendere strade alternative, di essere preso in carico dai servizi e dagli psichiatri per un percorso di recupero. In Italia, una volta che la macchina giudiziaria si è messa in moto non ci sono strade alternative. In più, dal momento che la ricerca non è favorita, sono molto più modeste le possibilità di capire i fenomeni nel momento in cui si stanno evolvendo ed esplicitando".


29/08/07 - valdelsa.net

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!