Usa, scandalo sessuale a Washington

Senatore antigay molesta un agente


NEW YORK - Nuovo scandalo sessuale a sfondo gay a Washington, e ancora una volta sul banco degli imputati è finito un politico repubblicano: il senatore dell'Idaho Larry Craig, noto per le sue idee anti-gay, è stato arrestato in un bagno pubblico dell'aeroporto internazionale di Minneapolis per aver abbordato un poliziotto in borghese. L'episodio risale a giugno e in agosto il senatore si è dichiarato colpevole di condotta disordinata. "Ho sbagliato a farlo, volevo levarmi di torno la stampa che mi stava alle calcagna", ha detto oggi Craig, 62 anni, una moglie e tre figli adottati.

"Non ho fatto niente di male", ha proclamato il parlamentare a Boise, la capitale dello stato ultra-conservatore che lo ha eletto per tre volte al Senato di Washington. "Non sono gay, non lo sono mai stato", ha detto dopo che il giornale di Capitol Hill 'Roll Call' lo aveva ieri messo alla berlina costringendolo a dimettersi dal comitato per l'elezione dell'ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney alla Casa Bianca. La vicenda ha messo in grave imbarazzo il partito della Casa Bianca: la leadership repubblicana del Senato ha chiesto oggi una commissione di inchiesta etica sul caso.

L'11 giugno scorso un poliziotto in borghese stava sorvegliando un bagno maschile sospettato di esser teatro di attività sessuali gay quando Craig è entrato, si è seduto nel bagno accanto a quello dell'agente e gli aveva fatto 'piedino' da sotto la parete divisoria. Il senatore era stato immediatamente arrestato. "Lei non sa chi sono io", aveva detto il parlamentare mostrando il tesserino del Senato e denunciando "il completo malinteso". Il poliziotto non aveva fatto marcia indietro. Il senatore era stato poi rilasciato e condannato a una multa di 500 dollari e a dieci giorni con la condizionale. Per Craig e per il suo partito l'imbarazzo oggi è totale.


Il Washington Post e il giornale dell'Idaho The Statesman sono andati a ripescare vecchi incidenti: nel 2006 un attivista gay, Mike Rogers, aveva accusato il senatore di incontri sessuali con uomini nei bagni della stazione della capitale. Il portavoce di Craig ha definito la storia "completamente ridicola".
Ad aggravare lo scandalo è la facciata 'benpensante' del parlamentare. Craig è stato tra i crociati repubblicani che si oppongono a concedere diritti civili agli omosessuali, dal matrimonio al servizio militare, e aveva addirittura votato contro l'inserimento della violenza omofoba nella legge sui crimini dettati dall'odio, dall'intolleranza e dal razzismo.

Non è la prima volta che un parlamentare repubblicano finisce nei guai per uno scandalo gay: l'anno scorso l'amicizia particolare con alcuni stagisti del Congresso era costata la carriera al deputato della Florida Mark Foley. E non è neanche il primo episodio che vede l'ala 'benpensante' del partito di Bush nei pasticci per affari di 'buoncostume': in primavera Randall Tobias, lo 'zar' della castità dell'amministrazione e vice di Condoleezza Rice per gli aiuti all'estero, si era dimesso di punto in bianco dopo esser stato coinvolto in un giro di squillo di lusso.


29/08/07 - repubblica.it

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