Ubriaco alla guida ammazza una donna

E’ un gondoliere di San Polo: denunciato anche per omesso soccorso


I TESTIMONI. L’auto procedeva a zigzag è sarebbe sbandata poco prima di colpire a morte la ciclista sul cavalcavia di Pezzan Un veneziano di San Polo, ubriaco al volante, ha travolto e ucciso una donna trevigiana, Cristina Pattaro, 46 anni. L’incidente è avvenuto alle 19.30 di lunedì. La donna stava percorrendo in bicicletta il cavalcavia di Pezzan, a Villorba di Treviso, al fianco del marito, quando M.Z., 38enne, residente nel sestiere San Polo, l’ha centrata da dietro con la sua automobile, una Land Rover. Alle 0.20 il decesso in ospedale a causa dei gravi traumi. La donna lascia il figlio Carlo di 10 anni e il marito Ilario Piaser. L’alcol ha spezzato così un’altra famiglia: e questa volta è un uomo veneziano l’autore dell’omicidio colposo.


Lunedì sera il piccolo Carlo, 10 anni, stava attendendo il ritorno dei genitori da una gita in bicicletta: ieri si è ritrovato ad aspettare ancora, ma invano, mamma Cristina.Verso le 19.30 di lunedì Cristina stava facendo un giro nelle campagne trevigiane asieme al marito Ilario. Nelle vicinanze di Breda, i due avevano imboccato, uno a fianco all’altro, il cavalcavia di Pezzan per tornare verso la loro abitazione di Carità di Treviso. In quel momento stava sopraggiungendo nella medesima direzione M.Z., veneziano di San Polo, di professione gondoliere, 38 anni: era alla guida di una Land Rover. L’auto aveva una traiettoria irregolare, zigzagava, secondo testimoni. Un’ultima sbandata, poi la Land Rover ha falciato la bici di Cristina. Il marito Ilario, accodatosi a lei poco prima dell’impatto, ha fatto solo in tempo a vedere la moglie volare e finire a terra. Immediatamente ha chiamato i soccorsi, ma la situazione è apparsa gravissima. La donna era a terra e non si muoveva. In pochi secondi sono arrivati i medici del Suem. La donna è stata intubata e trasportata in ospedale: a mezzanotte e venti i medici hanno ufficializzato il suo decesso. E’ il marito della vittima, Ilario Piaser, a raccontare, con un filo di voce, i drammatici momenti dell’incidente: «L’investitore si è fermato: è sceso, ha farfugliato qualcosa, ho capito “Non mi funzionano i freni”, poi è risalito sull’auto ed è andato via. Un testimone è salito sul suo furgone e l’ha inseguito, fermandolo dopo 500 metri». Bloccato il fuggitivo, in evidente stato di alterazione alcolica, l’inseguitore è riuscito a riportarlo sul luogo dell’incidente. Qui gli agenti della Polstrada lo hanno subito sottoposto al test alcolimetrico: l’esame ha rivelato una percentuale di alcol nell’organismo del 2,55%, cinque volte oltre i limiti di legge. Il gondoliere veneziano era quasi in coma etilico. E’ stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, per omicidio colposo e anche per il reato di omissione di soccorso. Gli è stata ritirata la patente e l’auto è stata posta sotto sequestro (per l’omissione di soccorso). Se le accuse fossero confermate al processo, rischia il carcere.


29/08/07 - espresso.repubblica.it

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