Raid teppistico dopo la notte in discoteca

Un cesto dell'immondizia preso a calci, aperto in due, abbattuto sull'asfalto della pista ciclabile su cui libera una scia di cartacce


Come un tornado. Una furia distruttiva gonfia di alcol e urla. Che nella notte del sabato sera ha travolto buona parte di via San Marco, zona Moscova. Sequenza di una passeggiata all'alba scendendo da via Castelfidardo: una Vespa e due scooter rovesciati a terra, abbozzati, danneggiati. Un cesto dell'immondizia preso a calci, aperto in due, abbattuto sull'asfalto della pista ciclabile su cui libera una scia di cartacce e bottiglie. Ombrelloni di un bar abbattuti. Per finire con le fioriere e le piante di un ristorante e un secondo bar: vasi rotti, piante divelte, terra sparsa sui tappeti. Ecco cosa può lasciarsi dietro il passaggio di una nottata in discoteca. Di qualche gruppo di giovani che dopo ore a ballare si ritrova a prendere a calci qualsiasi cosa capiti a tiro. «Non è possibile — sbotta una barista che alle 7 del mattino è impegnata a tirar su le piante distrutte — non c'è un minimo di rispetto, non c'è educazione». Qualche abitante ha sentito urla e tonfi, in un orario che si avvicinava all'alba. Non è cosa nuova: «Troppo spesso l'uscita dai locali notturni — aggiunge una donna che a inizio mattinata passeggia con il cane — si trasforma in una sorta di guerriglia gratuita. Senza motivo e senza senso». A fine pomeriggio i tre proprietari arrivano a rimettere in piedi i motorini rovesciati a terra.


27 agosto 2007 - corriere.it

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