'Prima volta', poche precauzioni

'Prima volta' senza precauzioni per un'italiana su tre


(Adnkronos Salute) - Italiane impreparate al primo appuntamento col sesso. Una su tre confessa infatti di non aver usato alcun metodo contraccettivo la prima volta che ha fatto l'amore. E' quanto emerso dall'indagine 'Scegli tu', condotta quest'estate dalla Società italiana di Ginecologia ed Ostetricia (Sigo) e presentata oggi a Berlino, in occasione della Prima Giornata mondiale della contraccezione, in programma mercoledì. ''Si tratta di una situazione difficile - confessa Emilio Arisi, direttore dell'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento e consigliere nazionale della Sigo - anche perché dall'indagine effettuata sulle spiagge italiane abbiamo coinvolto ben 1100 ragazze''. La 'prima volta', inoltre, si conferma attorno ai 16 anni di età, ma ci sono dei casi - prosegue Arisi - ''in cui le ragazze hanno la loro prima esperienza sessuale anche a 11-12 anni. E' verso questa fascia d'età che dobbiamo fare di più, e promuovere campagne di informazione''.

Tra gli obiettivi di 'Scegli tu' non c'è solo la diffusione di una contraccezione sicura, ''ma anche la volontà di ridurre la possibilità di aborti volontari in Italia''. Secondo il consigliere nazionale della Sigo, però, gli italiani devono cominciare ad avere un altro approccio nei confronti della contraccezione. ''Solo il 16-17% delle persone in età fertile utilizza la pillola contraccettiva a differenza di altri Paesi europei, come Belgio, Olanda e Germania, dove la media sale anche a 40-50%. Eppure - conclude amaramente l'esperto - si tratta di Paesi in cui i tassi di natalità sono superiori al nostro''.

Insomma, le italiane 'amano' il rischio sotto le lenzuola e sfidano la possibilità di una gravidanza inattesa senza ricorrere a misure preventive di contraccezione. Solo il 50% - informa Arisi - delle nostre connazionali in età fertile usa infatti metodi sicuri di contraccezione durante i propri rapporti sessuali.

''La cosa più preoccupante - ammette Arisi - è che le donne italiane riescono ad informarsi su questi argomenti solo in modo autonomo''. Il 46% delle ragazze intervistate ha infatti ammesso di essere autodidatta in questo campo, e di reperire le informazioni essenziali solo tramite internet, tv, radio e giornali. Altre, invece, preferiscono parlarne con il proprio partner (19%), con gli amici (35%) o in famiglia (41%). Da questa graduatoria manca il medico, interpellato dalle donne solamente il 9% delle volte. Una informazione così poco specialistica preoccupa Arisi, anche perché dal sondaggio emerge come il 90% delle donne ormai sia favorevole ad avere rapporti sessuali anche prima del matrimonio.

Da evidenziare, inoltre, che ''aborto, educazione sessuale e metodi contraccettivi non sono argomenti medici, ma investono anche la sfera sociale, familiare e lavorativa di ognuno di noi''. Parola di Aldo Morrone, direttore dell'Istituto nazionale per la promozione della Salute delle popolazioni migranti e consulente del Dipartimento per i diritti e le pari opportunità della Presidenza del Consiglio del Ministri, secondo il quale ''le oltre 600mila donne morte ogni anno nel mondo durante il parto, dimostrano che il problema non è solo medico, ma sociale''. ''Il problema maggiore - prosegue Morrone - è che il 99% di queste morti avviene nei Paesi in via di sviluppo a causa delle condizioni sanitarie drammatiche. Ma problemi simili riguardano anche le donne immigrate che vivono in Italia''.

Lo slogan scelto per la prima Giornata mondiale della contraccezione è 'Vivi la tua vita, prima che tu ne faccia cominciare un'altra'. La giornata di sensibilizzazione è stata organizzata per far aumentare la consapevolezza delle donne nei confronti delle gravidanze indesiderate, e per far capire che il problema è assolutamente globale. Ogni anno, infatti, in tutto il mondo ci sono circa 210 milioni di gravidanze di cui il 38% non pianificate. E, di queste, il 22% si conclude con un aborto.

Testimonial dell'iniziativa è l'attrice Mischa Barton, protagonista della fortunata serie tv O.C. ''Ho aderito a quest'iniziativa perché si tratta di un problema globale che coinvolge tutti. Penso che la vita è bella, e deve essere vissuta così fino a quando ogni ragazza si assume le proprie responsabilità'', ha commentato l'attrice, poco più che 20enne, mostrando lo slogan 'Live your life, before you start another'.


25/09/07 - adnkronos.com

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