Alcopops: "marketing predatorio e irresponsabile”

Alcopops: sui giovani "marketing predatorio e irresponsabile”


“Come l’industria del tabacco, alcuni produttori di bevande alcoliche in USA attuano strategie di marketing destinate specificamente a giovani, bevitori problematici, persone vulnerabili: è un marketing irresponsabile e predatorio”.


E’ dura la conclusione a cui giunge il californiano Marin Institute, che ha recentemente pubblicato uno studio sui costi sociali degli "alcopops", le nuove bibite alcoliche aromatizzate alla frutta che ogni anno nella sola California sarebbero responsabili di 60 morti fra giovani, 50.000 “incidenti” fra rapine, microcriminalità, rapporti sessuali a rischio, incidenti d’auto e un costo per la collettività stimato in 1,25 miliardi di USD.


Preoccupano i dati riferiti ai minori: in California il consumo di alcopop fra gli adolescenti (che iniziano a berne sin dall’età di 12 anni) è superiore di 5,5 volte rispetto al consumo dei giovani adulti e i minori rappresentano complessivamente il 47% del mercato di queste bevande.


Una delle misure di prevenzione a più rapido effetto, si legge in The Cost of Alcopops to Youth and California, sarebbe quella di “un intervento legislativo tempestivo volto a modificare l’attuale classificazione di queste bevande, che oggi hanno la tassazione della birra mentre in realtà sono a base di spiriti o distillati”.


Un intervento di questo tipo, che si tradurrebbe in un sostanziale aumento della tassazione degli “alcopops”– sostengono al Marin Insitute – porterebbe un incremento del prezzo di mercato di queste bevande del 25% e una conseguente riduzione dei consumi fino al 40% in tutte le fasce di età: ipotizzando una diminuzione dei consumi del 35% medio la California “risparmierebbe” 437 milioni di USD e potrebbe “salvare” ogni anno la vita a più di 20 giovani, con un calo degli incidenti pari a 17.000 unità.


Comparativamente, in Europa la Danimarca ha una tassazione degli alcopop 8 volte superiore a quella della California, la Germania 16 volte, mentre la Svizzera 20 volte. In California infatti una bottiglia di alcopop costa circa un 1,1 USD, mentre in Germania 3,3 USD e in Svizzera 3,7 USD.


Nel Regno Unito nel 2002 la classificazione dell’alcopop come distillato ha portato a una riduzione del 30% dei consumi nell’anno successivo.


In Svizzera la creazione di una nuova categoria per i prodotti alcolici destinati ai giovani si è tradotta nella riduzione del 70% delle importazioni di queste bevande. Lo stesso è successo in Germania.


Il pericolo di queste bevande è che tendono ad abituare gradualmente i giovani all’uso regolare di alcol, con conseguenze pericolose soprattutto nei ragazzi vulnerabili.


Le strategie di “fidelizzazione” dei giovani clienti fanno leva sulla pubblicità e sul packaging, tendenti a fissare nella memoria dell’adolescente il “brand”, il logo, il marchio dei prodotti alcolici ad alta gradazione di fabbricazione tradizionale (vodka, gin, rhum, ecc.) verso i quali viene di fatto indirizzato il futuro consumo.


Marco Mozzoni - 04/10/07 - addiction.blogosfere.it

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