I giocatori d'azzardo entrano in comunità

Insieme ai tossici e agli alcolizzati

Prima di un anno fa, in pochi lo consideravano tra le "dipendenze" da curare. Ma oggi, il gioco d'azzardo è considerato pari all'alcolismo e alla dipendenza da droghe.

Una delle prime strutture del Torinese ad occuparsi del problema è stata il "Lucignolo&Co", che da un anno ha aperto le porte ai dipendenti di gioco d'azzardo, cocaina e alcool. Spesso chi vi è ospitato è stato sull'orlo del suicidio.


La comunità

Fondata nel 1993, la comunità ha istituito un anno fa diversi progetti per aiutare chi soffre di dipendenza da video poker, casinò, bingo, lotto e superenalotto. Si tratta ancora oggi dell'unica struttura pubblica residenziale in Italia ad aver avviato un progetto sulle nuove droghe. Ha 20 posti letto ordinari e uno d'emergenza.


I risultati

In un anno, ben 34 persone (12 giocatori patologici, 10 cocainomani, 12 alcolisti) hanno provato a rifarsi una vita in questa comunità residenziale, che li ha ospitati per un periodo che varia da 2 a 9 mesi.


Molti gli abbandoni

Tra i dodici giocatori patologici ospitati quest'anno, solo due hanno concluso il percorso di recupero: uno è di Milano, l'altro di Bari. Dieci gli abbandoni, forse dovuti al fatto che questi soggetti hanno ancora difficoltà a riconoscere la propria dipendenza come un problema sanitario.


Daniele Angi - 04/10/07 - city.corriere.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!