Perugia-Assisi, la marcia della pace

Fasce rosse per ricordare la Birmania


PERUGIA - Un grande striscione con lo slogan "Tutti i diritti per tutti" apre la 17esima marcia della pace. Sul braccio dei manifestanti una fascia rossa per ricordare la lotta dei monaci in Birmania.

Venticinque chilometri di solidarietà da Perugia ad Assisi. Giovani, amministratori con i gonfaloni, politici, rappresentanti di paesi esteri, sono giunti a Perugia in treno, sui pullman - almeno quattrocento - in auto. Presente anche una delegazione dalla Russia per ricordare la giornalista Anna Politkovskaja, impegnata nella difesa dei diritti della Cecenia, di cui quest'anno si ricorda il primo anniversario della morte.

I manifestanti sono migliaia. Tra gli striscioni, quelli delle Acli "Pace, pace, pace". In marcia anche don Luigi Ciotti con le ragazze e i ragazzi di "Libera" e molti familiari delle vittime delle mafie, che portano lo striscione "Pace e giustizia marciano insieme". Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, ha scandito al microfono il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo: "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti". Poi il corteo si è mosso lentamente tra centinaia di bandiere e vessilli colorati.

Le organizzazioni che partecipano sono oltre 200, provenienti da 55 paesi diversi. Nata nel '61 da un'idea dell'intellettuale pacifista Aldo Capitini, la Marcia della pace quest'anno è dedicata ai diritti umani. "Alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - spiegano gli organizzatori - centinaia di milioni di persone sono ancora costrette a sopravvivere, e spesso a morire, senza conoscere pace, libertà, giustizia e democrazia".


07/10/07 - repubblica.it

Nessun commento:

Basta guerre nel mondo!