Alcol test gratuito: «Non buttate via la vita»

Al tecnico Feltrinelli mille palloncini per «non giocarsi la vita». «Cerchiamo di fare prevenzione contro le stragi del sabato sera»

Ci pensava da tempo. Da mesi rimuginava su quella sua convinzione: «Noi educatori dobbiamo combattere le stragi del sabato sera». Alla fine, Crocetta Calabrese, preside dell'istituto tecnico Feltrinelli, ha deciso di intervenire. Ha alzato il telefono e ordinato mille etilometri da regalare ai suoi 700 studenti per le vacanze di Natale. Un alcol test «per festeggiare senza correre rischi». Un dono «responsabile». Che nei prossimi giorni sarà distribuito a tutti gli iscritti dell'Itis di piazza Tito Lucrezio Caro. Sulla confezione c'è il logo della scuola e uno slogan: «Nelle feste non giocarti la vita ». Altro aforisma che piace alla preside: «In vacanza con il cervello». «E con l'anno nuovo — promette — avremo nell'atrio anche un distributore di test etilici». I kit, monouso, saranno venduti a prezzo politico. «Tutti potranno acquistarli prima del weekend».

Combattere l'alcol subito, sui banchi di scuola. «La scorsa settimana — racconta ancora la dirigente — ho invitato gli studenti organizzare la festa di Natale. Dopo le risate di chi suggeriva grandi bevute, ho pensato di correre ai ripari. Perché è inutile prendersi in giro: con le vacanze i più grandi andranno a ballare. E, inevitabilmente, alzeranno il gomito. Per questo ho pensato di responsabilizzarli». Mille etilometri — «che mi sono costati quanto spostare enti banchi dalla sede centrale alla succursale» — e un anno per discutere di abusi e dipendenze. Le tappe del progetto: lo psicologo della scuola illustrerà agli iscritti i rischi dell'alcol, un esperto dell'Asl sarà invitato a un'assemblea, il padre di un ragazzo morto sulle strade incontrerà tutta la popolazione studentesca. Ma la vera novità è questo palloncino confezionato in una busta blu, arrivato da una ditta francese e atteso da tutti i ragazzi. Soprattutto da quelli del serale. Sono loro i più a rischio, dicono i docenti. Giovani tra i venti e i venticinque anni che di giorno lavorano, la sera vanno a scuola e di notte frequentano le discoteche di tutta la Regione.

Daniele, che ha 19 anni e frequenta il Feltrinelli dopo una giornata in officina, è entusiasta: «La scorsa settimana — racconta — sono stato fermato dalla Polstrada. Mi sono spaventato. Per fortuna il test era negativo, ma ho capito l'importanza di questa iniziativa». Proposito per l'anno nuovo: «Quando avremo il distributore, regalerò i kit agli amici».
Forse qualcosa si sta muovendo. «Anche se — ammettono i docenti — il venerdì sera, fuori da scuola si vedono troppo bicchieri, troppe bottiglie». Tutta colpa dell'happy hour. E della voglia di sballare, di stordirsi. Secondo le ultime statistiche, l'uso (e abuso) di bevande alcoliche inizia intorno ai tredici-quattordici anni. «Per questo — ribadisce la preside — vogliamo fare la nostra parte. La scuola non può stare ferma a guardare questi ragazzini che rovinano le loro vite».

Annachiara Sacchi - 23/11/07 - corriere.it

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