Enti e Istituzioni: disabili in famiglia

Il Consiglio provinciale di Perugia auspica una celere approvazione di una legge che consenta ai familiari, lavoratori o lavoratrici, di persona inabile al 100%, che necessiti, cioè, di assistenza continua (in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita), di accedere prima al pensionamento, beneficiando delle facilitazioni accordate, in termini di età sia anagrafica che contributiva, ai lavoratori che svolgono mansioni soggette a maggior usura. E' quanto recita un ordine del giorno che l'assemblea di Piazza Italia, nel corso dell'ultima seduta consiliare, ha approvato con 23 voti favorevoli e uno contrario, su proposta del capogruppo del Pdci Stefano Ceccarelli. Nel documento si rammenta che l'articolo 1 della Legge 104/92 (la legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) sancisce il diritto delle persone con disabilità al pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà ed autonomia; ne promuove l'integrazione in tutti gli ambiti della vita, favorendo, ove possibile, una serie di interventi, prestazioni, servizi ed azioni mirate alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione, oltre che alla tutela giuridica ed economica, dei disabili.
"Oltre il 90% dei disabili - si fa notare nell'ordine del giorno - vive in famiglia, la quale costituisce il perno dell'assistenza, il luogo dove le persone con disabilità, (in molti casi caratterizzata da mobilità scarsa o addirittura inesistente, capacità di linguaggio carente o del tutto assente, deficit sensoriali gravissimi e caratterialità disturbata), sono assistite in modo continuativo e con notevoli oneri, dai familiari conviventi che se ne prendono cura. Le disabilità gravi - si legge ancora nel documento - si vivono prevalentemente in ambito domestico, con un impegno che dura 24 ore su 24, per 365 giorni l'anno laddove è presente una persona affetta da grave o gravissima disabilità. Per i familiari che l'assistono, oltre alla normale attività professionale, fonte di sostentamento, cioè oltre all'impegno del lavoro all'esterno, si aggiunge l'onere della cura e dell'assistenza quotidiana, che determina un logoramento ed uno stress psicologico e fisico di notevole portata, caratterizzato da pesanti fatiche, mancanza cronica di riposo ed impossibilità di dedicare tempo alla propria persona ed alla propria vita sociale". Da qui come detto la condivisione da parte del Consiglio provinciale di Perugia della "battaglia di civiltà e di solidarietà per dare risposte ai bisogni e alle richieste di migliaia di famiglie", con l'auspicio che si possa presto approdare ad una legge specifica. E con l'approvazione di questo o.d.g. si impegna il Presidente a trasmettere il presente documento ai presidenti dei consigli comunali della provincia di Perugia al fine di ampliare il tavolo della discussione e del sostegno alla proposta di legge presentata l'8 novembre 2006 alla Camera dei Deputati dal titolo "Norme in materia previdenziale in favore di lavoratori e lavoratrici con a carico familiari gravemente disabili" e al disegno di legge presentato al Senato della Repubblica il 15 dicembre 2006 dal titolo "Equiparazione del lavoro di cura nei confronti dei disabili gravi e gravissimi ai lavori usuranti, ai fini del prepensionamento", per una rapida approvazione degli stessi. Si sono dichiarati favorevoli all'ordine del giorno e hanno sostenuto di condividerne i contenuti i consiglieri Vito Taticchi (Ds), Bruno Biagiotti (An), Luigi Andreani (Udc), Guido De Prisco (Prc) e Edoardo Alunni (Fi). Ha votato contro invece il consigliere Giovanni Ruggiano (An) temendo che si possa ripetere una situazione analoga a quella creata dalla L. 104 "che, nata con nobili ideali, ha finito per essere utilizzata in maniera inopportuna".


Umbria - 22/11/2007 - newgol.com

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