Cresce il consumo di cocaina e tra i quindicenni

Cresce il consumo di droga tra i ragazzi sotto i 15 anni, che per la prima volta nel 2006 passa dallo 0,1 per cento allo 0,2 per cento degli assistiti dai Sert, i servizi di assistenza territoriali delle Usl. Ragazzini, liceali, nell'età più a rischio, che restano però molto più spesso fuori dalla rete dell'assistenza, soli di fronte alla sostanza. O meglio alle sostanze.


Chi si rivolge prevalentemente al servizio pubblico ha infatti mediamente oltre 30 anni (69%.), che risulta anche essere la classe di età più a rischio per tossicodipendenza e malattie connesse. In Italia ma anche in Europa. L'eroina qui resta sempre la droga più diffusa, ma la cocaina segna per la prima volta un trend superiore tra i nuovi utenti del servizio nazionale per le tossicodipendenze. Sono i dati diffusi dal ministero della Salute nella Rilevazione attività nel settore tossicodipendenze per l'anno 2006.


Altro dato di novità che esce dal rapporto annuale, al quale collaborano l'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, il Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione centrale del servizio Antidroga del Viminale - la diminuzione tendenziale del contagio da Hiv, nell'ultimo anno ha subito un aumento tra chi si rivolge per la prima volta ai Sert.


Nel corso del 2006 sono stati presi in carico dai 514 Servizi pubblici per le tossicodipendenze rilevati (su 544 attivi) 171.353 soggetti tossicodipendenti. E i teenager, sotto i 15 anni, in cura nei servizi pubblici per le tossicodipendenze nel 2006 sono stati 327, con una variazioni percentuale dello 0,2%.


Nel 1991, anno in cui inizia la rilevazione erano 87; nel corso dei 15 anni successivi il numero è progressivamente aumentato fino a 212 nel 2005, ma si era sempre mantenuto nella variazione percentuale dello 0,1%.


L'andamento dei dati comunque vede un progressivo invecchiamento dei tossicodipendenza in cura. La percentuale di pazienti di età 20-24 è diminuita (28,6% nel 1991, 11% nel 2006) e quella relativa alla fascia di età più avanzata (maggiore di 39 anni) è regolarmente aumentata (2,8% nel 1991, 27,5% nel 2006).


L'eroina con oltre il 71% nel 2006, resta la droga più usata, mentre l'uso primario di cannabinoidi - hashish e marijuana - oltre che e di cocaina ha riguardato, rispettivamente il 9,6% e il 14% dei soggetti trattati.


Ma il trend mostra una diminuzione del ricorso all'eroina (90,1% nel 1991, 85,6% nel 1998, 71,3% nel 2006) e un aumento a partire dal 1995, molto evidente negli anni 2000, del consumo di cocaina (1,3% nel 1991, 14% nel 2006).


Mentre i consumatori di cannabinoidi, in crescita nel tempo, sembrano negli anni più recenti essersi stabilizzati intorno al 10%.


Distinguendo chi si rivolge al Sert per sesso, i maschi sono 148.396 (86,6%) e le femmine 22.957 (13,4%) con un rapporto pari a 6,5. Questo valore, costante negli anni più recenti, conferma che la tossicodipendenza è una patologia prevalentemente maschile. Ma l`influenza del fattore sesso è variabile geograficamente: il rapporto maschio-femmina generalmente inferiore al dato nazionale nelle regioni del Centro-Nord (da 3,7 della Provincia Autonoma di Bolzano a 6,0 del Lazio), assume valori elevati al Sud (14,7 in Basilicata, 12,8 in Puglia e in Calabria).


Tra i soggetti tossicodipendenti in cura al Sert la percentuale di sieroposiivi è pari al 12% rispetto al totale dei testati (67.300), valore in costante calo dal 2003, ma nell'ultimo anno si osserva un nuovo aumento della sieropositività tra i nuovi assistiti. Anche la percentuale di sieropositività presenta una forte variabilità geografica: dal 4% (Friuli Venezia Giulia, Molise, Campania, Calabria) al 30% per la Provincia Autonoma di Bolzano, l`Emilia Romagna e la Sardegna. Ma per una quota non trascurabile di soggetti (21,3%) non si hanno informazioni sullo stato di salute.


Resta, inoltre molto diffusa tra i pazienti l'epatite virale B: nel 2006 su un totale di 62.535 testati la percentuale di positività è ancora al 39,5%, valore però in diminuzione dal 2004.


10/11/07 - unita.it

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