L'accusa: ''Violentò in treno ragazza incinta''

È stata rinviata al 28 novembre l’udienza che vede un barese di 28 anni accusato di violenza sessuale e furto ai danni di una 26enne che all’epoca dei fatti. Era il 25 marzo dello scorso anno quando una ragazza ha raccontato di essere stata violentata sul treno Napoli-Trieste da un uomo che l’avrebbe anche derubata dopo averla costretta ad un rapporto orale. Ieri mattina in tribunale sono state sentiti i due agenti di sicurezza che soccorsero la ragazza nell’immediatezza dell’evento. Davanti al giudice Francesco Maria Caruso (giudici a latere Silvia Marini e Franca Oliva) i due testimoni hanno riferito che la donna avrebbe detto loro di essere stata “aggredita” nella toilette del convoglio. Solo successivamente, accompagnata dal capotreno, a quest’ultimo avrebbe parlato di violenza sessuale. Testimonianze queste che rafforzano nella difesa, rappresentata dall’avvocato Paolo Bicocchi, l’opinione che “ancora una volta non è stato riscontrato nulla che faccia presumere una violenza sessuale, sia nelle parole dei testi che negli attimi successivi all’aggressione”. Il capotreno era assente e verrà ascoltato il 28 novembre dalle parti (l’accusa è rappresentata dal pm Angela Scorza).

09/11/07 - estense.com

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