Precipita un elicottero Usa: morti sei militari

Treviso, 8 novembre 2007 - Un incidente senza spiegazione ufficiale, che coinvolge solo militari statunitensi. Un elicottero categoria 'Black Hawk', ufficialmente in volo di esercitazione, è caduto poco dopo mezzogiorno in località Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, quasi sul greto fiume che attraversa il nord est dello Stivale e l'autostrada A27.

Alle 19.30 il bollettino ufficiale, in base alle informazioni dei vigili del fuoco e dei carabinieri, spiega che a causa del disastro sono 5 le persone decedute, tutti militari della 'G Company' di stanza nella base militare Usa di Aviano. In serata è spirato il sesto militare. Tra le vittime risulta esservi una donna. Gli altri 5 occupanti il velivolo, tutti feriti, ricoverati negli ospedali di Castelfranco, Treviso e Padova, versano in condizioni meno gravi.

A dare l'allarme dell'incidente era stato un automobilista che transitava sull'autostrada A27 in direzione di Conegliano e che, visto il Black Hawk precipitare, ha allertato immediatamente i soccorsi. I pompieri, intervenuti sul posto, riportano che per facilitare i soccorsi è stata dovuta far entrare in campo anche una macchina movimento terra, per facilitare l'arrivo di ambulanze e altri mezzi per il recupero dei rottami del 'Black Hawk', diviso in 4 grossi tronconi. In base a quanto riportato da alcuni testimoni, autisti che passavano sul vicino viadotto autostradale, l'elicottero nella fase finale di caduta si è messo in obliquo e con la coda alzata verso l'alto.

La sorpresa per i vigili del fuoco è stato il rinvenimento di un militare americano a pochi metri da dove il mezzo aereo si è fracassato a terra: "è un miracolo che il mezzo incidentato non abbia preso fuoco", si spiega dal Dipartimento. In merito alle cause dell'incidente ci si ferma al freddo 'no comment' che viene dai vertici militari a stelle e strisce di Aviano. Le condoglianze inviate dal ministro della difesa Arturo Parisi al suo collega Usa, insieme alla costernazione delle autorità locali, lasciano aperti tutti gli interrogativi che sono già motivo di polemica per il movimento contro l'allargamento della base Usa: le vittime "sono militari statunitensi", sottolineava la nota del Ministero della Difesa.

"In questi giorni stiamo bloccando la bonifica dell`aeroporto Dal Molin, funzionale alla realizzazione della nuova base statunitense", spiegano gli attivisti di 'No Dal Molin': "la tragedia di quest`oggi, che ha provocato cinque vittime ma che poteva essere molto più disastrosa, conferma ancora una volta i nostri timori: le installazioni militari sono pericolose per i cittadini".


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08-11-2007 - qn.quotidiano.net

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