Alcol e coca, triste primato nostrano

Studenti piacentini primi in regione per abuso di alcol e cocaina, in percentuale superiore, in quest'ultimo caso, al dato medio nazionale. Sono queste alcune della notizie shock contenute nel rapporto 2006 sulle dipendenze in Emilia Romagna, di cui sono stati presentati alcuni contenuti in Provincia nei giorni scorsi, durante un incontro cui hanno preso parte amministratori del Piacentino, il responsabile del Sert di Piacenza, Antonio Mosti e Franca Francia, della Regione Emilia Romagna per fare il punto della situazione e definire strategie da mettere in campo. Il rapporto 2006 è molto più articolato rispetto agli anni precedenti, e non si limita a prendere in esame solo l'attività dei Sert, ma è stata redatta secondo criteri definiti a livello europeo, per cui risulta possibile un confronto tra stati, regioni, e tra le stesse province dell'Emilia.
Questo ha reso possibile, come si legge all'interno dell'indagine, definire un quadro sull'uso di sostanze in Emilia Romagna in confronto in confronto con le altre regioni e all'interno dei territori delle aziende Usl in merito al consumo cosiddetto "una tantum".


Nei 12 mesi (consumo recente), e nei giorni immediatamente precedenti alle interviste (consumo attuale). In quest'ottica, il rapporto regionale 2006 vede un capitolo dedicato al consumo di sostanze nella popolazione studentesca di età compresa tra i 15 e i 19 anni (indagine Epsad Italia del 2005), che ha visto coinvolti, attraverso interviste, circa 3000 ragazzi emiliano romagnoli, mettendo in luce aspetti interessanti. «Il valore aggiunto di questa ricerca - osserva Antonio Mosti, responsabile Sert dell'azienda sanitaria di Piacenza - sta proprio nell'aver monitorato l'uso di sostanze non tra i giovani utenti dei servizi sanitari, ma tra studenti "normali", consentendo di dare una fotografia della situazione più rispondente alla realtà». In effetti, secondo le indicazioni arrivate dall'indagine Circa il 91, 4% degli intervistati si definisce appartenente ad una categoria socio economica "medio alta", e il 96,4% si ritiene soddisfatto del proprio rapporto con i genitori. Dati in linea con la situazione nazionale, per vedere invece un incremento prendendo in esame il dato relativo all'abuso di alcol: la percentuale dei giovani che riferisce di essersi ubriacata nell'ultimo mese è pari al 32,1%, contro il 31,4 in Italia. Esaminando la situazione piacentina, la nostra provincia è al primo posto in Regione proprio per "uso recente" (negli ultimi trenta giorni). Il 23,1 % degli intervistati riferisce infatti di essersi ubriacato più volte nel corso degli ultimi mesi. Tra i fattori di rischio collegati - fa notare Mosti - figura l'aver partecipato spesso a giochi in cui si spendono soldi, l'essere stati coinvolti in risse e aver avuto rapporti sessuali non protetti". Passando all'uso di cocaina, anche in questo caso la percentuale di utilizzo in Emilia Romagna è leggermente superiore a quella nazionale (5,7% contro 5,3%) per quanto riguarda il consumo "una tantum». Prendendo invece in considerazione il consumo giornaliero, è Piacenza, di nuovo, a vantare questo triste primato (0,25%), sia rispetto alle altre province della Regione, che della media stessa nazionale (0,19%). I fattori di rischio sono simili a quelli dell'abuso di alcol. Rapporti sessuali non protetti, scarsa motivazione nell'andare a scuola, partecipare a giochi dove si spendono soldi. Nel corso della riunione in Provincia, durante la quale è stato presentato il rapporto 2006, è emersa la proposta di istituire "Unità di strada", che coinvolgano azienda Usl, Comuni e privato sociale, da attivare in ogni comune per contrastare il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Paola Pinotti - 28/11/07 - liberta.it

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