Attenzione ai tatuaggi temporanei fatti in spiaggia

Il boom si è avuto qualche anno fa, quando star della musica e dello spettacolo lanciarono il trend del tatuaggio temporaneo all’henne. Una moda che trae ispirazione da usanze indiane e che si è diffusa rapidamente in tutto il mondo, soprattutto sulle spiagge.

Il tatuaggio ‘a tempo’ sembrava essere l’ideale per chi desiderava osare, ma non in maniera definitiva; ebbene, anche questa moda estiva, apparentemente innocua, cela alcuni rischi.


Infatti, tra gli allarmi e i vademecum di quest’estate risuona anche quello dell’anti-tatuaggio da spiaggia. Dermatiti allergiche e fastidi alla cute sono causati dalla parafenilendiamina, uno degli ingredienti contenuti nelle tinture e nell’henne. I rischi, secondo il dermatologo Leonardo Celleno dell’Università Cattolica di Roma sono imputabili proprio a questa sostanza che, aggiunta all’henne, permetterebbe al disegno sulla pelle di ottenere il colore nero. E siccome la maggioranza dei tatuaggi in spiaggia è proprio di questo colore, ecco che scatta l’allarme: attenzione in particolare ai bambini e ai più giovani, che sono più facilmente sensibili a questo tipo di mode.

Anche l’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) fa suo l’allarme degli studiosi: il segretario dell’Associazione, Primo Mastrantoni, ha sottolineato che la parafenilendiamina è tra le cause della dermatite allergica (o eczema), che comporta fastidiose infiammazioni dell’epidermide e, nei casi più estremi, costringe al ricovero ospedaliero.


Ma come agisce la sostanza colorante sulla pelle? L’eczema è generalmente causato dalla reazione di specifiche cellule del sistema immunitario nei confronti di una determinata sostanza con la quale il soggetto viene a contatto, in questo caso la parafenilendiamina.
Alle reazioni allergiche si aggiungono i rischi legati alle discutibili condizioni igieniche dei luoghi dove i ‘tattoos’ temporanei vengono eseguiti: “le spiagge non sono affatto il prototipo del luogo igienico” chiarisce Celleno.

Inoltre bisogna considerare la possibilità di ‘reazioni a catena’ nel nostro organismo: infatti, nel momento in cui ‘esplode’ la reazione sulla pelle, il corpo è più sensibile anche ad altri tipi di allergie, come quelle provocate dalle tinture per capelli (che contengono a loro volta sostanze coloranti).


01-08-07 - paginemediche.it

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