Iran. Party “satanico”, 200 arresti

Alcool, droga e vestiti “osceni”


Oltraggio alla sharia, adesso i giovani rischiano di essere frustrati

Tehran, 5 ago. - Più di 200 giovani arrestati, tutti benestanti, sottolineano le fonti di polizia. Sono stati trovati ad una festa illegale nella città di Karaj (nei pressi di Tehran), dove si suonava musica “satanica” e le ragazze indossavano abiti “osceni”. Erano riusciti ad incontrarsi grazie al tam-tam su internet; per sfuggire alla morsa del regime avevano rivelato il luogo del concerto solo all’ultimo momento. Ma le precauzioni non sono bastate. I servizi di intelligence li hanno scoperti ed adesso rischiano di farsi qualche giorno di carcere o, in alternativa, essere frustati.

Durante il party sono stati infranti tutti i buoni costumi tradizionali iraniani. Uomini mischiati a donne ad una festa, consumo di alcool e droga, musica rock. I media iraniani riferivano ieri che le forze di sicurezza hanno sequestrato almeno 150 bottiglie di alcolici, 800 cd “immorali” e diversi tipi di droga, fra cui marijuana e hashish. Non solo. Sarebbero state requisite anche 20 videocamere che gli organizzatori dell’evento, secondo la polizia, volevano usare per filmare le ragazze con addosso vestiti “inappropriati”, regalategli dagli stessi promotori, per poi ricattarle. Insomma, “vera trasgressione” per le autorità di Tehran.

I gruppi rock in Iran possono esibirsi solo previa licenza del ministro della cultura, ma questo non ha impedito che alcune formazioni underground siano divenute, grazie alla rete, estremamente popolari fra i giovani. Fra queste era presente al rave anche una band, i Vahid DJ, la cui cantante è una ragazza, fatto inammissibile per la legge islamica, secondo la quale una donna può cantare solo in coro.

Da quando gli ultra-conservatori del presidente Ahamadinejad sono saliti al potere nel 2005, la Repubblica Islamica ha avviato una campagna “moralizzatrice” intesa a ristabilire un’osservanza stretta dei precetti della sharia, la legge islamica. In questo periodo migliaia di donne sono state richiamate dalla polizia perchè indossavano abiti non-islamici: la sharia prevede infatti che restino coperte da capo a piedi, “per proteggere la loro modestia”. Ma ultimamente anche alcuni uomini sono stati accusati di vestire abiti “satanici” o “troppo all’occidentale”.

Andrea Rossi - 05/08/07 - voceditalia.it

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