Doping senza confini

Doping senza confini: maxi sequestro di farmaci ai Mondiali di attività subacquee


Il doping non ha confini. L’ultima inquietante novità viene dai Campionati del mondo di sport subacquei in corso a Bari. Ieri infatti c’è stato un maxi sequestro di farmaci sospetti nell’aeroporto del capoluogo pugliese. Il materiale, in parte da ritenere dopante, è costituito da medicinali, siringhe, fiale ed è stato rinvenuto nei bagagli di alcuni sportivi stranieri arrivati per i Mondiali.


17 atleti, ucraini, ungheresi, coreani e un danese, sono stati denunciati per tentata assunzione e importazione di farmaci dopanti e sono adesso indagati dal procuratore di Bari Marcello Quercia. Il materiale è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza all'aeroporto durante controlli a campione compiuti sul bagaglio degli atleti in arrivo. Le sostanze sequestrate, una cinquantina, non erano corredate da prescrizione medica.


Tenta di difendersi Achille Ferrero, presidente della CMAS (Confederazione mondiale delle attività subacquee con sede a Roma): “Abbiamo raddoppiato i controlli e, almeno fino a questo momento, nessun atleta è risultato positivo all’antidoping. Molte delle sostanze sequestrate sono integratori”, ha precisato Ferrero.


I CMAS World Championships sono in corso a Bari e Polignano a Mare dal 28 luglio al 5 agosto. Ogni anno, in tutto il mondo, hanno luogo i campionati mondiali delle singole attività subacquee (apnea, nuoto pinnato, orienteering, hockey subacqueo, rugby subacqueo, fotografia subacquea) e per la prima volta, quest’anno, le discipline sono state riunite in unico grande evento di portata internazionale.


Il sequestro di ieri ha un precedente nella manifestazione: martedì 24 luglio un atleta lituano in procinto di partecipare al Mondiale di Bari, era stato fermato all’aeroporto di Palese con una valigia piena di medicinali proibiti (sostanze dopanti e integratori ergogeni per migliorare chimicamente le funzioni fisiologiche e biomeccaniche).


Nella valigia del giovane straniero, aperta e controllata dagli agenti della Guardia di Finanza, fra le tute e i vestiti c’erano barattoli e scatole pieni prodotti vietati: un chilo e mezzo di pillole e preparati. L’atleta è stato denunciato alla Procura della Repubblica per la violazione delle norme europee che disciplinano il commercio di medicinali per uso umano. L’atleta lituano, 21 anni, non aveva alcuna autorizzazione per l’importazione di pillole e pasticche. Rischia una condanna fino ad un anno o una multa salata.


04 agosto 2007 - Fonte news: http://www.spysport.org - ecomatrix.it

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