Missioni cristiane tra le prostitute

India: Missioni cristiane tra le prostitute


Nei bordelli di Mumbai (già Bombay) lavorano 100.000 prostitute: il 40% (40.000) è costituito da ragazze minorenni. Molte di loro vengono dal Nepal, da dove sono state praticamente rapite da uomini senza scrupoli che le hanno persuase ad andare in India con l'inganno di un buon lavoro. Alcune di loro sono state vendute per l'equivalente di 16 euro dagli stessi genitori incapaci di dar da mangiare alla famiglia. Spesso ai genitori viene promesso che le figlie manderanno loro dei soldi. Anche questo è un inganno!

Ci sono missioni cristiane locali e straniere impegnate nel recupero di queste ragazze schiave del mercato del sesso. Le famiglie stesse non si rendono conto che in pratica hanno venduto le loro figlie come schiave. Una volta giunte in India, dicono i missionari, vengono violentate e pestate per sottometterle completamente. Non hanno in pratica alcuna possibilità di mettersi in contatto con le forze dell'ordine perché i loro sequestratori sorvegliano i loro movimenti. Vivono a tutti gli effetti in carcere. Nel giro di pochi anni, la maggior parte di loro muore per malattie trasmesse sessualmente. C'è nel Nepal un'attività missionaria che ha una strategia per il loro recupero. I cristiani si recano nelle campagne e fanno vedere filmati sul commercio del sesso. Vanno di porta in porta per avvertire le famiglie sui pericoli del "lavoro" promesso in India.Altri cristiani hanno creato casa famiglie per salvare le ragazze dalla prostituzione. Danno loro vitto, alloggio, istruzione e formazione professionale.


24/08/07 - icn-news.com

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