Cattive abitudini

Le donne con familiarità di malattie cardiovascolari sono le più restie a cambiare gli stili di vita che le espongono al rischio


Le donne sarebbero meno disposte degli uomini a cambiare quegli stili di vita che le espongono al rischio cardiovascolare. Non solo, tra tutte le donne, quelle con familiarità di malattie cardiache sarebbero ancora più restie a smettere di fumare, a eliminare cibi grassi dalla dieta e a svolgere una regolare attività fisica. A sottolineare la correlazione in uno studio pubblicato sull’American Heart Journal di Settembre, sono i ricercatori del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas (Usa), che hanno analizzato i dati di più di 2.400 persone tra i trenta e i cinquanta anni, raccolti nell'ambito del Dallas Heart Study.


Precedenti studi avevano già dimostrato che le persone con precedenti di malattie cardiovascolari in famiglia sono maggiormente colpiti da disturbi cardiaci (come la formazione di depositi di grasso e calcio nelle arterie) in giovane età. I risultati di questa nuova ricerca mettono in evidenza però che la percentuale di fumatrici è molto più alta tra le donne con familiarità di patologie cardiache che non tra quelle senza (il 40 per cento contro il 25). Le prime hanno anche, in media, un indice di massa corporea più elevato rispetto alle seconde (il 51 per cento contro il 44 per cento) e, in entrambi i casi, circa il 40 per cento non pratica alcun esercizio fisico. In un secondo momento, i risultati ottenuti per le donne sono stati messi a confronto con quelli ottenuti per gli uomini: anche per questi l’indice di massa corporea risulta più elevato in chi ha precedenti familiari, che però sono molto meno sedentari. Per quanto riguarda l'uso del tabacco, invece, solo il 37 per cento di chi è a rischio è fumatore, una percentuale appena più alta di chi non presenta familiarità. Secondo Amit Khera, che ha guidato la ricerca, è necessario cercare un modo efficace per sensibilizzare l’opinione pubblica femminile. (m. g.)


17/09/07 - galileonet.it

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