Spritz, il 40% dei ragazzi ubriaco

Sinigaglia: dal prossimo week-end le multe e il ritiro della patente


«I baristi degli spritz puntano alla fidelizzazione della sbronza. Abbiamo in mano dati allarmanti, fra i gestori ci sono iniziative da brividi e fanno finta di nulla». Più che una polemica, quella del vicesindaco Claudio Sinigaglia è un’autentica dichiarazione di guerra.
Il «casus belli» è, ancora una volta, il beverone superalcolico servito dai bar lungo il Piovego. Dopo il resoconto della sesta (e ultima) giornata di prevenzione con l’etilometro, e di fronte a numeri preoccupanti, Sinigaglia se la prende contro iniziative «promozionali», del tipo «due spritz al prezzo di uno». «Perché fanno queste sparate? Questa è una vera e propria campagna pubblicitaria che incita ad alzare il gomito. Più di qualcuno offre spritz supercarichi a prezzi scontati. Ma perché lo fanno? Non è la promozione del supermercato che ti vende due televisori al prezzo di uno. Forse questi signori non ci pensano, che si tratta di bevande che danneggiano la salute e possono mettere sulla strada delle bombe umane».

Lo sfogo di Sinigaglia è la conseguenza dell’ennesima «strage» dell’alcol. Una strage che per ora è (fortunatamente) solo sulla carta, perché sabato scorso si è svolta la serata conclusiva della campagna estiva di prevenzione contro l’eccesso di alcol per chi si mette alla guida. In collaborazione con la Motorizzazione civile di Venezia e l’associazione che si è occupata del punto di ristoro chill-out, con crackers, biscotti, acqua e sdraio. Più che ristoro, insomma, uno smaltitoio a cui si sono rivolti diversi giovani con qualche milligrammo di alcol da eliminare prima di mettersi al volante.

«Dei 140 giovani che si sono sottoposti al controllo del tasso alcolico», riferisce Sinigaglia, «ben 61 hanno dimostrato un valore superiore al massimo consentito dal Codice della strada (ovvero 0,5 grammi di alcol per litro di sangue). E’ un dato pazzesco, che supera il 40% degli utenti dei Navigli. Loro sono le bombe alcoliche che poi girano per la città. E’ ora di darsi una regolata, anche perché con sabato finisce la fase della prevenzione e scatta quella della sanzione. Io mi auguro che non tutti quelli trovati fuori regola si siano messi alla guida. E che abbiano fatto tesoro dell’insegnamento».

Il futuro è tutto da disegnare, anche se qualche idea Sinigaglia ce l’ha già: «Abbiamo previsto l’acquisto di due etilometri per la prevenzione (costo: 800 euro l’uno, circa). Ma il punto è che a fine settembre lo spritz sul Piovego chiuderà, e torneranno tutti nelle piazze. Continueremo lì, ma sarà fondamentale la collaborazione con i baristi. Ci vuole un codice di comportamento, senza nascondersi dietro a scuse a cui siamo ormai in grado di replicare, numeri alla mano. Io, intanto, li invito a realizzare degli spritz a bassissimo contenuto alcolico, e a vendere quelli al 50%. Non possiamo prima insegnare a questi ragazzi a ragionare con la propria testa, e poi rimbambirli con botte alcoliche da 30 gradi. Poi, non scandalizziamoci se dei 1.249 giovani controllati nelle sei uscite che abbiamo fatto, 343 sono risultati ubriachi. E da sabato scattano le multe».


Cristina Chinello - 17/09/07 - espresso.repubblica.it

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