Fallita la Fini-Giovanardi

Droga, Ferrero: «Fallita la Fini-Giovanardi, il proibizionismo è sconfitto»


Roma (Silvano Spanarello) - Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero boccia senza appello, alla luce dei risultati delle relazione per il 2007 sullo stato delle tossicodipendenze presentata al governo, la legge Fini-Giovanardi e rilancia il disegno di legge da lui proposto al consiglio dei ministri («fermo da mesi al preconsiglio») che detta le linee guida per scoraggiare l’abuso di alcolici tra i giovani.

«La relazione ha evidenziato la necessità di intervenire sulla materia droga – ha detto Ferrero – Per questo motivo auspico che il Consiglio dei ministri discuta rapidamente della nuova legge sulle tossicodipendenze» Il documento, che annualmente viene presentato al governo con l’intendimento di offrire un quadro conoscitivo specifico del fenomeno droga in base alle indicazioni fornite dall’Osservatorio Europeo sulle droghe, ha sostanzialmente confermato l’analisi dell’anno precedente, secondo la quale il consumo delle diverse sostanze psicoattive non solo non tende a recedere ma fa registrare un ulteriore incremento per quanto riguarda l’assunzione di cannabis e cocaina. L’ammontare dei costi sociali legati all’uso di sostanze illegali, sempre secondo le stime ufficiali, è stimato per il 2006 intorno ai dieci miliardi e cinquecento milioni di euro. Il ministro ha poi sottolineato come dalla relazione emerga «il completo fallimento delle politiche proibizioniste» e che «non sia corretto proporre oggi tali soluzioni a proposito dell’alcol»

Il disegno di legge presentato da Ferrero propone di vietare la pubblicita' degli alcolici che fanno riferimento al legame tra uso di sostanze alcoliche e successo della persona', e prevede, inoltre, l’obbligo di apporre sulle confezioni etichette informative sui rischi dell’alcol così come già avviene per il tabacco. «L'idea - ha spiegato il ministro - è quella riportare la pubblicita' degli alcolici al puro elemento informativo». A questo fine, l’ipotesi di novella legislativa prevede che la pubblicità sia limitata alle «informazioni sull'esistenza di un prodotto alcolico e sulle sue caratteristiche». Nel dettaglio, i limiti potrebbero riguardare tutte le bevande «con una gradazione superiore a 1,2: quindi birra, vino e superalcolici, allo scopo di rompere il legame che esiste nell'immaginario giovanile tra uso di sostanze e capacita' di costruire relazioni significative e di successo nel gruppo sociale».


09/10/07 - ifatti.com

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