Fumo, donne "viziose" per paura di ingrassare

ROMA (30 settembre) - Linea tutto si fa per te: addirittura non smettere di fumare per paura di ingrassare. E' quello che fa una donna su tre come rivela una ricerca della rivista Salute naturale che ha analizzato il tema donne e fumo intervistando circa 1000 fumatrici italiane di età compresa fra i 25 e i 50 anni. In nome della linea, si smette solo se costrette da problemi di salute (28%) o da una gravidanza. «Il rapporto donne-fumo ha avuto un'evoluzione prorompente - spiega Roberta Pacifici, responsabile settore fumo dell'Osservatorio Fumo, Alcool e Droghe dell'Istituto Superiore di Sanità-La dipendenza dalle "bionde" è sempre più un fattore rosa e i danni per salute delle donne confermano questo trend negativo: se infatti diminuisce la percentuale maschile dei tumori al polmone, quella femminile è in netta crescita».

Eppure, le fumatrici italiane non ne vogliono sapere di smettere: una su tre confessa che il primo motivo è rappresentato proprio dai rischi per la propria forma fisica (32%), insieme al nervosismo, che causa litigi col partner (24%) o coi figli (16%). E infatti, di coloro che hanno provato a smettere, quasi la metà torna sui propri passi dopo appena qualche giorno (28%) o un paio di settimane al massimo (17%). Solo 1 su 5 resiste un mese (22%), ancora meno più di un mese (14%).

I motivi? Per resistere alla tentazione della sigaretta, una su tre (34%) finisce per svuotare il proprio frigorifero, mangiando tutto ciò che le capita sotto gli occhi. Oppure consuma interi pacchetti di chewing-gum (29%) e caramelle (12%), mentre qualcuna si affida alle proprietà lenitive della liquirizia (9%), con evidenti effetti antiestetici. Eppure le fumatrici sono consapevoli di essere soggetti particolarmente a rischio: il 49% sostiene che il fumo è più pericoloso per le donne che per gli uomini, contro il 36% pensa sia pericoloso allo stesso modo e solo l'11% che sostiene essere più pericoloso per i maschietti.

Ciò nonostante, per non mettere a repentaglio la linea cercano di smettere solo quando si hanno problemi di salute (28%) o, analogamente, quando si trovano di fronte ad amici o conoscenti che si sono ammalati (17%). Qualcuna (15%) ci prova all'inizio di una nuova relazione, ma solitamente dura poco. Esistono soltanto poche e ben precise occasioni in cui anche la più accanita fumatrice sa che si deve assolutamente rinunciare alla sigaretta. Naturalmente, in primo luogo in gravidanza (88%). Leggermente inferiore la percentuale di coloro che estendono il divieto a tutto il periodo dell'allattamento (81%), e ancora meno (58%) finchè i figli sono piccoli.

Solo la metà (51%) rinuncia a fumare ogni volta che si trova a contatto con bambini, mentre i problemi di salute spingono alla rinuncia il 65%. Infine, una su quatto (24%) sostiene che si dovrebbe smettere durante la menopausa. Rimane però un fatto: la sigaretta quotidiana non è condannata dalle donne. In ogni caso, 7 fumatrici su 10 considerano accettabile accendere fino a 7 sigarette al giorno. Addirittura il 15% sostiene siano accettabili una decina al giorno e il 7% arriva a 15.


01/10/07 - ilmessaggero.it

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