Polmoni a rischio per bimbi prematuri

(DIRE) Roma, 16 nov. - Monitorare fin dalla nascita i problemi respiratori dei bambini prematuri può permettere di ridurre le complicanze polmonari in età adulta. La displasia broncopolmonare (Bpd), è infatti una fra le più frequenti malattie che colpiscono chi nasce pretermine: in Italia circa 40.000 casi all'anno. Questa patologia presenta pesanti ripercussioni sulla qualità della vita come disturbi respiratori ricorrenti, scarsa crescita, infezioni polmonari, difficoltà di inserimento in comunità. Sintomi simili all'asma che però per fortuna in genere regrediscono con il tempo: verso l'età scolare molti bambini conducono una vita normale.

L'Ospedale pediatrico di Padova è impegnato da oltre 15 anni nel follow-up respiratorio dei bambini nati pretermine e seguiti fino all'adolescenza: si tratta dell'unico esempio finora presente in letteratura su prematuri seguiti negli anni con prove di funzionalità respiratoria, già a partire dai primi giorni di vita."Il nostro studio ha riepilogato le attuali conoscenze sulla genesi della malattia, la sua espressione clinica in età pediatrica e il possibile impatto a lungo termine, in età adulta - commenta Eugenio Baraldi, professore di Pediatria all'Università di Padova - Il nostro obiettivo è capire come intervenire per ridurre l'impatto a lungo termine della malattia". L'articolo di revisione è pubblicato sul numero di novembre del New England Journal of Medicine, una delle più prestigiose riviste internazionali.


16 novembre 2007 - diregiovani.it

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