La “droga da stupro” minaccia il Lario

L'Asl: cancella la memoria, prestate attenzione a ciò che bevete


È nota come 'scoop', 'liquid-ecstasy' o 'boy-george', ma sempre più spesso viene indicata con l'inquietante appellativo di 'droga dello stupro' perché cancella la memoria a breve termine del consumatore. L'allarme per la diffusione di questo stupefacente ha raggiunto anche il Lario, dove gli esperti avvertono i giovani del rischio potenziale di assumere senza accorgersi la droga, magari sciolta di nascosto in una bevanda.

A Como, per il momento, non risulta alcuna denuncia di episodi di violenza riconducibili all'uso di questa droga - il termine scientifico per indicarla è Ghb - ma i ripetuti episodi segnalati a livello nazionale sembrano rendere comunque necessario un appello, soprattutto ai più giovani, affinché prestino la necessaria attenzione.
«Non è certo il caso di creare allarmismi - sottolinea subito Raffaela Olandese, responsabile del dipartimento dipendenze dell'Asl di Como - ma vale la pena di fare un invito alla prudenza. Nell'ultimo periodo, prima negli Stati Uniti e ora sembra anche in Italia, il Ghb è stato somministrato di nascosto, spesso associato a psicofarmaci, da individui senza scrupoli che poi approfittano degli effetti che la sostanza produce sull'organismo, ovvero in particolare senso di stordimento e cancellazione della memoria a breve termine».

In questo caso, lo stupefacente viene sciolto nel bicchiere della vittima, che senza accorgersi lo ingerisce. «Questo acido effettivamente può essere disciolto in una qualsiasi bevanda - dice l'esperta dell'Asl - Per questo, soprattutto in particolari contesti, è molto importante prestare la massima attenzione a ciò che si beve e controllare sempre i propri bicchieri per evitare di correre rischi. Chi somministra di nascosto questa sostanza, infatti, poi può approfittare dello stordimento della propria vittima e soprattutto della temporanea confusione e perdita della memoria per commettere un reato, purtroppo anche un eventuale stupro».
Il Ghb - acido idrossibutirrico - è una sostanza presente normalmente nel cervello. «Agisce come l'alcol - dice Raffaela Olandese - e l'effetto è simile a una sbornia. Per l'effetto euforizzante ha preso piede soprattutto tra i giovani, con notevoli rischi. A dosaggi elevati infatti è molto pericoloso e può provocare vertigini, allucinazioni e convulsioni fino addirittura alla depressione respiratoria, al coma e quindi alla morte per overdose. Soprattutto se associato a psicofarmaci, poi, si potenzia l'effetto di stordimento e di amnesia. Il consumatore non ha un ricordo lucido di quanto accaduto nelle ore successive all'assunzione».
«Sul Lario non è stato segnalato alcun caso sospetto e non bisogna dunque esagerare con gli allarmismi - conclude Raffaela Olandese - È importante però mettere in guardia i ragazzi da questo rischio, anche perché purtroppo la cronaca riporta sempre più spesso episodi di violenza sessuale sulle donne ed è quindi possibile che chi commette questi reati cerchi inoltre di approfittare di sostanze stupefacenti che cancellano o annebbiano i ricordi per avere meno possibilità di essere identificati e puniti».

Anna Campaniello - 06/12/07 - corrieredicomo.it

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