Nuova ondata di violenza in Iraq:: uccisi 50 civili, 6 soldati Usa

BAGHDAD (Reuters) - Cinquanta persone hanno perso la vita nelle ultime ore in Iraq in una sequenza di attacchi con autobombe e colpi di mortaio, hanno riferito oggi polizia e funzionari locali, mentre sono sei i soldati statunitensi uccisi negli ultimi due giorni.

La nuova ondata di violenza segue un periodo di relativa tranquillità in Iraq, dove decine di migliaia di soldati americani e iracheni sono impegnati in una offensiva contro gruppi di insorti, nel tentativo di frenare la deriva del Paese verso una guerra civile interconfessionale.

Un'autobomba ha colpito stamattina oggi un affollato mercato all'aperto, nella città settentrionale di Tuz Khurmato, uccidendo 20 persone e ferendone 40, ha riferito la polizia. Un bilancio che, secondo le autorità, è destinato a salire.

Non è ancora chiaro se sia stato un attacco suicida con autobomba o se a esplodere sia stata una vettura parcheggiata.

Nella notte, un colpo di mortaio ha ucciso una famiglia di sette persone che dormivano sul tetto della loro casa per trovare refigerio dal caldo estivo, che talvolta arriva a superare i 40 gradi, anche di sera. L'attacco è avvenuto nel quartiere sunnita di Fadhil nel centro di Baghdad, ha detto la polizia, aggiungendo che le vittime sono una coppia, i loro quattro figli, di età compresa tra i nove e i 17 anni, e un familiare.

Ieri sera un attentatore suicida ha ucciso 22 persone e ne ha ferite altre 17, lanciandosi con la sua auto contro un gruppo di curdi sciiti vicino al confine dell'Iraq con l'Iran.

Ibrahim al-Bajilam, capo del consiglio locale nel villaggio di Garghoush, ha riferito che le vittime tornavano da un funerale.

Il villaggio è situato nella provincia di Diyala, dove le forze Usa e irachene hanno lanciato un'offensiva contro il gruppo sunnita di al Qaeda il mese scorso.

L'esercito ha fatto sapere a sua volta che quattro soldati sono stati uccisi a Baghdad nell'esplosione di ordigni nascosti lungo la strada, dei quali tre militari ieri e uno giovedì scorso.

Due marines sono stati uccisi in combattimento nella provincia di Anbar giovedì.
Il periodo da aprile a giugno è stato il più sanguinoso per le truppe americane dall'invasione a guida Usa nel marzo 2003.

Dal 1 luglio sono stati uccisi finora 20 militari, metà dei quali a Baghdad. Finora quasi 3.600 soldati statunitensi hanno perso la vita nel conflitto.

© Reuters 2007.- 07.07.2007 - today.reuters.it

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