Terralba, abusava delle figlie: 11 anni di condanna

Padre padrone violentava le figlie. La vicenda è accaduta nel Terralbese e
andò avanti per undici lunghi anni, finché non arrivò la denuncia alle forze
dell'ordine.



Le violenze erano andate avanti per undici lunghi anni sulla figlia più
grande. Mentre con la più piccola il padre, un operaio di mezza età, aveva
tentato una serie di approcci, non abusi consumati. Così ha stabilito il
Tribunale di Oristano che ieri ha condannato un operaio del Terralbese di 55
anni a undici anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti delle due
figlie. I giudici gli hanno inflitto una pena perfino più severa di quella
sollecitata dal pm Elisa Marras che aveva chiesto dieci anni.



LE INDAGINI. A denunciare questa squallida vicenda accaduta
nel Terralbese era stata la figlia maggiore, che oggi ha 25 anni e che ne
aveva appena 8 quando il padre per la prima volta aveva abusato di lei. Un
incubo per la giovane che per tutto quel tempo si è tenuta dentro un peso
opprimente e che all'apertura del processo aveva dovuto raccontare ai giudici
i contorni della storia. L'uomo (il nome non viene pubblicato per tutelare le
ragazze) ha sempre respinto le accuse senza capire i motivi di quella vicenda,
finita al centro di una denuncia alle forze dell'ordine. E ieri nella
discussione, il difensore, l'avvocato Andrea D'Andrea (il quale ha annunciato
ricorso in Appello) ha sostenuto che non era possibile che ad aver abusato
della giovane per anni fosse stato il padre. Soprattutto perchè nessuno in
quella casa così piccola si era accorto di niente.



IL RACCONTO. La giovane aveva raccontato di aver subito abusi
sessuali e di aver trovato il coraggio di denunciare tutto alle forze
dell'ordine quando si era resa conto che il padre aveva cominciato a posare
gli occhi anche sulla sorellina, di 7 anni più giovane di lei. Tutto sarebbe
cominciato nel 1990. Una notte, mentre dormiva, la più grande delle due
sorelle (parte civile con gli avvocati Alessandra Borrodde e Stefano Coco) si
era ritrovata il padre nel suo letto e lì si era consumata la prima violenza.
Secondo quanto denunciato, l'abuso si era ripetuto con cadenza bisettimanale
per undici lunghi anni. Ogni volta nella stanza da letto dove, per giunta,
dormiva anche il fratellino. Compiuti i 18 anni, la giovane si era sposata e
aveva continuato a tenersi dentro quella storia. Finché un giorno la sorellina
non le ha raccontato che il padre la osservava insistentemente mentre si
vestiva. Secondo quanto confessato dalla ragazzina alla sorella, ripetuto poi
durante un incidente probatorio nel corso delle indagini, il padre l'avrebbe
invitata a rivolgersi a lui nel momento in cui avesse deciso di avere il primo
rapporto sessuale.

07/07/2007 - di PATRIZIA MOCCI - unionesarda.it

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