Ubriachi alla guida

UBRIACHI ALLA GUIDA, NOVE DENUNCE NELLE MARINE

Estate tormentata. Incidenti stradali gravi, con esiti a volte mortali, si stanno succedendo ormai quasi di giorno in giorno. “Sembra di contare le vittime di una battaglia”, è una delle battute amare che più spesso si sentono in giro. Una situazione che riguarda per la verità tutta l’Italia e che ha avuto un picco piuttosto alto proprio nel Salento negli ultimi giorni. Troppe vite spezzate, quasi sempre giovanissime. Proprio in chiave preventiva le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli sulle strade più trafficate nel periodo estivo, spesso ad alta pericolosità anche per la particolare conformazione del territorio. E’ il caso di località come Castro, Santa Maria di Leuca e Torre Vado, dove i carabinieri della compagnia di Tricase hanno effettuato una verifica a tappeto.

Al termine dei controlli, che hanno riguardato 151 persone su 103 fra automezzi e motocicli, i militari hanno elevato 44 contravvenzioni al codice della strada per violazioni che vanno dal mancato utilizzo della cintura di sicurezza, all'uso del telefonino durante la guida, dall’assenza di revisione della vettura, alla guida di motocicli senza casco protettivo. Sei, in tutto, le carte di circolazione ritirate, quattro i motocicli sequestrati. Nove persone sorprese alla guida con un tasso alcolemico al di là dei limiti di legge, dopo accertamento effettuato con l’etilometro, sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza alcolica, con conseguente ritiro della patente. Patente ritirata anche a due giovani sorpresi a guidare sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: l’accertamento è stato effettuato presso l'ospedale di Tricase. Altri otto giovani, fra studenti ed impiegati, sono stati segnalati al prefetto quali assuntori di sostanze stupefacenti. Sequestrati anche alcuni grammi di hashish e di marijuana.

Niente cinture, niente caschi, guida sotto effetto di alcool e droga. Triste constatare come la conta dei morti sulle strade non sortisca l’effetto di generare maggior prudenza. Si continua a violare il codice per menefreghismo o chissà cos’altro, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri.


15.07.07 - lecceprima.it

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