Arrestato ferrarese 66enne per pedofilia

Si faceva affidare minori fingendosi taumaturgo


Conquistava prima la fiducia dei genitori delle giovani vittime per poi lasciare che le affidassero alle sue cure. Fino a ieri, venerdì 10 agosto, quando non è stato scoperto e arrestato dalla polizia Gabriele Giberti, ferrarese di 66 anni, ritenuto dagli inquirenti responsabile di violenza sessuale su minori.


La sua cattura è stata possibile dopo la denuncia di una madre che ha messo sulle sue tracce l’Ufficio Minori che, con l’aiuto della Squadra Mobile e della Digos della questura di Ferrara, ha condotto un serie di indagini fino a venerdì, quando l’uomo è stato raggiunto nella propria abitazione, proprio nel momento in cui stava per farsi affidare da genitori inconsapevoli e fiduciosi un altro bambino.


L’uomo, che in passato aveva abitato nel centese, risiede attualmente nella provincia di Bologna. Per procacciarsi sempre nuove “vittime” – sono almeno cinque i minori finiti nelle sue mani fino ad oggi – si conquistava prima la fiducia dei familiari, spacciandosi sembra per taumaturgo e convincendoli ad affidare i propri piccoli alle sue cure per poter poi mettere in atto i suoi propositi sessuali con carezze intime carpendo il consenso delle vittime, persuase di “giocare” e rassicurate dal fatto ché “lui gli vuole bene”.


“Tali meccanismi – come spiega lo sconcertante profilo psicologico tracciato dagli inquirenti -, sapientemente usati già in passato in ambito familiare, tracciano il ritratto di una persona subdola, che riesce ad ottenere i favori sessuali che si prefigge senza mai agire violenza fisica sulle proprie vittime, riuscendo al contrario a coinvolgerle in un meccanismo manipolativo che tende all’acquisizione di un consenso, siano esse coartate a prestarlo in virtù della loro oggettiva inferiorità dovuta all’età anagrafica o in forza della convinzione di un potere taumaturgico di cui il Giberti si vanta “per guarire le persone”.


Le forze dell’ordine segnalano la “grande pericolosità sociale delle condotte” del 66enne, che negli ultimi tempi operava prettamente nelle zone limitrofe al centese, “sempre pronto a cogliere ogni occasione onde soddisfare le proprie pulsioni pedofile”.


Proprio tale pericolosità ha condotto il gip Silvia Giorgi ad emettere nei suoi confronti il provvedimento di custodia cautelare consistente nella misura degli arresti domiciliari richiesta dal pm Barbara Cavallo.


12/08/07 - estense.com

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