Pioggia di adesioni per don Di Noto

Pioggia di adesioni all’appello lanciato sul web da don Di Noto


Roma Ha riscosso successo la lettera aperta con cui don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’associazione Meter ha invitato i suoi confratelli e tutti i religiosi a denunciare e condannare i preti pedofili. «In un passato anche recente - ha spiegato don Fortunato Di Noto - a volte è successo che sacerdoti che avevano confessato e patteggiato venissero solo trasferiti e non sospesi a divinis e questo non può che ingenerare confusione nei fedeli. Ma sia chiara una cosa: non sono io a chiedere queste misure, è la Chiesa stessa a prevederle con estrema linearita’ nei suoi testi legislativi.Chi quindi la accusa di coprire gli abusi non conosce la materia». In merito alle adesioni che ha suscitato la lettera, don Di Noto ha sostenuto che «è la prova che proprio chi vive nella Chiesa, com’è ovvio, desideri per lei tutto il bene possibile dal profondo dell’anima. In Italia siamo 48mila preti e il nostro dovere è donare la vita stessa sacrificandola, se necessario, al bene comune della società in difesa dei più deboli, i bambini al primo posto. Per pochi di noi che diventano famosi in seguito ad azioni eroiche a favore degli ultimi, ce ne sono decine di migliaia che ogni giorno agiscono nel silenzio, senza che si sappia, ma senza di loro le vittime di violenza, fame e ingiustizia non avrebbero difesa alcuna. Se tra noi c’è anche qualche raro confratello caduto nel peggiore dei peccati, le vittime sono in primo luogo i bambini abusati, ma subito dopo la Chiesa intera, che non può accettare un abominio del genere». Spiega ancora don Di Noto: «Sono due le vittime: i bambini e la Chiesa. Bisogna agire con giustizia e misericordia insieme, come d’altra parte nei confronti di chiunque sbagli, non solo dei preti. Insomma, non processi sommari come troppo spesso si vede, ma nemmeno tolleranza: i fatti vanno appurati e, se c’è colpa, il sacerdote va allontanato dal ministero. In quindici anni che combatto la pedofilia nell’Associazione Meter, mi e’ capitato di seguire i casi solo di quattro sacerdoti: tre si sono rivelati poi false accuse, uno si e’ concluso con la condanna. I dati ufficiali del ministero dell’Interno, poi, parlano chiaro: nel quadriennio 2001-2005 su 2.086 persone denunciate gli uomini di Chiesa coinvolti sono una quindicina, e per lo più per pedopornografia on-line». Conclude poi don Fortunato di Noto «Penso alle parole che mi hanno scritto semplici preti come me, o invece vescovi come Rino Fisichella, il quale riconosce che “la pedofilia è un dramma sempre e comunque” ma ancora più se perpetrato da un uomo di Chiesa, che quindi non deve assolutamente rimanere al suo posto».


01/08/07 - ilmeridiano.info

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