Intervenire sull’Alzheimer

In occasione della Giornata mondiale, l’Aima di Varese promuove alcune iniziative di sensibilizzazione in città, a Gallarate e Busto Arsizio La ricorrenza annuale è serve per lanciare un appello ai Governi affinché riconoscano l’Alzheimer come un’emergenza sanitaria e sociale


Anche quest’anno l’Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) di Varese (che ha punti di riferimento anche a Gallarate, Busto Arsizio e nel Luinese) promuove, in occasione della Giornata mondiale Alzheimer, un banco benefico con materiale informativo sulla malattia e sulle proprie attività. Saranno offerti, sabato 22 dalle 9 alle 14 in piazza Carducci a Varese, mele e ciclamini. L’associazione prosegue il suo lavoro e la propria attività portando avanti varie iniziative a favore degli ammalati e dei loro familiari nel solco tracciato dal professor Giannino Sala, recentemente scomparso, che, fin dalla costituzione di Aima Varese nel 1995, ne era stato un importante punto di riferimento mettendo a disposizione le sue capacità e la sua intelligenza nella battaglia contro il morbo di Alzheimer. La sua ultima realizzazione, che potrebbe a breve essergli intitolata, è l’ambulatorio della memoria attivato in collaborazione con la Fondazione Molina in viale Borri (proprio dove ha sede Aima Varese). In uno degli incontri che avevamo avuto con lui in una delle passate Giornate mondiali Alzheimer, il professor Sala aveva sottolineato con forza un concetto. «Spesso si parla dell’anziano con demenza come di una persona non più utile. Niente di più falso - aveva detto il professor Sala -. Una persona anziana con demenza ha molto da offrire e da dare. Con questa persona si possono fare molte cose. Io dico sempre che anche questi anziani sono risorse preziose e fondamentali per la nostra società e non siamo di fronte a persone da abbandonare, ma a soggetti con cui condividere un cammino. E ribadisco fermamente un concetto: anziano non è uguale a demenza e l’Alzheimer non è l’unica demenza. Vi sono varie forme e ognuna merita attenzione e percorsi particolari». I familiari dei pazienti di Alzheimer hanno costante bisogno di sostegno e di consulenza. Lo stesso dicasi per le badanti, spesso straniere, chiamate a farsi carico di persone con Alzheimer ma non ospitate in strutture come Rsa o nuclei protetti. Diventa così importante, per la famiglia, poter partecipare ad un gruppo di sostegno, dove potersi confrontare con esperti ma anche con persone che vivono le stesse difficoltà. E Aima assicura da anni l’esistenza dei gruppi di sostegno oltre ad una costante opera di aggiornamento e informazione sui comportamenti corretti da tenere. Anche il sito www.aimavarese.it e il numero di telefono 0332.813295 sono validi punti di riferimento per avere le coordinate da seguire per muoversi con un congiunto affetto dal morbo di Alzheimer. Chi perdesse l’appuntamento del 22 settembre nella piazza di Varese potrà poi conoscere Aima all’appuntamento novembrino delle tavole benefiche che raccolgono, ogni anno, nuove leve, ma purtroppo anche nuovi casi, per il gruppo varesino. Chi poi volesse saperne di più può frequentare gli incontri e le serate di aggiornamento dell’Aima.


15/09/07 - luceonline.org

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