Lavavetri, pizzo, smog. Ma qual è la vera emergenza?

Chi avesse bisogno della dose quotidiana di ansia da cronache cittadine non deve che scegliere. Ce n’è per tutti i gusti. Dall’allarme stupri lanciato a Milano e Bologna fino alle vittime degli incidenti stradali, dove chi è alla guida deve essere rigorosamente ubriaco, visto che i pirati della strada astemi continuano a uccidere ma non fanno più notizia. Ad ogni allarme seguono ovviamente proclami allarmati. E anche quando l’emergenza non c’è, le misure per contrastarla partono lo stesso, almeno a parole. Così, mentre gli italiani combattono contro lo stipendio troppo basso e i prezzi che corrono all’impazzata; mentre vivono nello smog delle metropoli; mentre ragazzini sballano con alcol e droga, e ragazzini ancor più piccoli subiscono violenze e abusi; mentre succede tutto questo arrivano contromisure a problemi ritenuti più impellenti: dal pugno duro contro i lavavetri ai semafori deciso dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici fino alla lotta senza quartiere contro i writer e i graffiti in città.Un’Italia delle emergenze, insomma. Anche se non sono tutte uguali, anche se non hanno tutte la stessa attenzione da parte di chi fa le leggi e da chi dovrebbe farle rispettare.


06/09/07 - blog.panorama.it

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