Abuso su minore crea danno ai genitori

Cassazione: l'abuso sul minore crea danno anche a mamma e papà


Roma, 23 ott. (Adnkronos) - L'abuso sessuale patito da un minore ''crea indubbiamente un danno anche ai suoi genitori''. Lo rileva la Cassazione (terza sezione penale, sentenza 38952) sottolineando che nel nucleo familiare non c'è solo reciprocità di ''doveri'', ma anche di ''diritti''. In questo modo se il figlio subisce abusi anche il padre e la madre devono essere automaticamente risarciti e per il danno ''di natura patrimoniale, allorché devono sostenere spese per terapie psicologiche a favore della vittima'', sia per il danno ''di natura non patrimoniale per le apprensioni o i dolori causati'' dalla violenza.

Applicando questo principio la Suprema corte ha respinto il ricorso di un dentista di Monza, Ettore A., condannato alla pena condizionalmente sospesa di un anno e due mesi di reclusione per violenza sessuale ''per avere costretto con violenza e repentività E. M., di 14 anni, a compiere e subire atti sessuali consistiti in ambigui toccamenti vari e nell'indurre la vittima a toccargli il proprio organo genitale''. Il professionista, nei suoi motivi di ricorso in Cassazione, sosteneva che i genitori della 14enne non avessero diritto al risarcimento del danno (a ciascuno la Corte d'appello di Milano nel settembre del 2006 aveva accordato 500 euro).

In proposito la Cassazione ha respinto il ricorso sottolineando appunto che ''l'abuso sessuale patito da un minore crea indubbiamente un danno anche ai suoi genitori'' che, dunque, hanno il diritto automatico ad essere risarciti dal giudice civile senza che questi faccia una ''esplicita motivazione''.

Più in generale il relatore Ciro Petti ricorda che ''ai prossimi congiunti della vittima di un reato spetta 'iure proprio' il diritto al risarcimento del danno, avuto riguardo al rapporto affettivo che lega il prossimo congiunto alla vittima''. E questo perché, rilevano ancora i supremi giudici, il ''riconoscimento dei diritti della famiglia deve essere inteso non già restrittivamente, come tutela delle estrinsecazioni della persona nell'ambito esclusivo di quel nucleo, ma nel più ampio senso di modalità di realizzazione della vita stessa dell'individuo alla stregua dei valori e dei sentimenti che il rapporto personale ispira, generando così, non solo doveri reciproci, ma dando luogo anche a gratificazioni e reciproci diritti''.

In definitiva dato il rapporto ''interpersonale'' che intercorre tra genitori e figli, se questi ultimi subiscono un fatto lesivo il danno, dice la Cassazione, si ripercuote anche ''nell'ambito del rapporto familiare''. Da ultimo va ricordato che la pubblica accusa della Cassazione aveva chiesto l'annullamento della sentenza impugnata nella parte in cui veniva riconosciuto il risarcimento automatico del danno ai genitori della ragazzina vittima di abusi.


23.10.07 - adnkronos.com

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