Aids, raddoppia il numero di contagi in Europa

Il numero di persone col virus Hiv dell'Aids e' raddoppiato negli ultimi sei anni in Europa e a preoccupare e' il fatto che piu' della meta' di queste persone non sono consapevoli di avere contratto la malattia. Ne discutono a Bruxelles rappresentanti dell'Ue, dell'Onu, esperti e responsabili politici nell'ambito dell'iniziativa "Hiv in Europa 2007", che ha come obiettivo quello di far passare il messaggio dell'importanza di una diagnosi precoce e di una tempestiva terapia, anche per evitare il rischio di contagio.

Sono circa 760.000 le persone che hanno contratto il virus dell'Hiv nell'Unione europea e le persone che non sono a conoscenza del loro stato hanno una probabilita' tre volte maggiore di trasmettere il virus rispetto alle persone alle quali la malattia e' stata diagnosticata.

Secondo quanto riferito da Jens Lundgren, dell'Universita' di Copenhagen, circa 300.000 persone sono morte negli ultimi dieci anni in Europa per il ritardo col quale e' stata loro diagnosticata la presenza del virus. Secondo gli organizzatori del seminario questo ritardo sta diventando un vero problema in Europa e la situazione sta peggiorando. In base ad uno studio europeo, i cui dati saranno resi noti il prossimo anno, il 30% delle persone scoprono di avere contratto l'Hiv quando gia' avrebbero dovuto essere sottoposte alla terapia antiretrovirale.

Ton Coenen, di Aids Action Europe, ha rilevato che "i test precoci e l'assistenza per persone con l'Hiv varia drammaticamente in Europa. Questo indica la necessita' di un piano d'azione regionale e una riduzione della discriminazione e della criminalizzazione delle persone che hanno contratto il virus".


Roma 26 novembre 2007 - rainews24.rai.it

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