Alcol e droga, dati choc

La droga, l’alcol, gli abusi, non sono storia passata, anzi le cifre aumentano e il crescere dell’attenzione per gli incidenti stradali causati da automobilisti in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti non fa che accendere nuove luci su un mondo ancora da conoscere a fondo e in continua mutazione.

I dati
Centoventi cittadini di Genova e provincia, ogni giorno, vengono sottoposti a controlli per capire se facciano ancora uso di droghe o alcol. Perché in cura per uscire dalla tossicodipendenza, perché “beccati” al volante ubriachi. Sette anni fa erano il 25% in meno, e da quattro mesi a questa parte - a seguito del crescere degli episodi e dell’attenzione mediatica sull’argomento - i controlli per l’uso di alcol sono aumentati del 4%. «Effettuiamo annualmente 35 mila campioni per verificare l’utilizzo di droghe, e a questi vanno aggiunte 4.300 persone controllate dopo il ritiro della patente - spiega il primario del Dipartimento di Chirurgia Clinica dell’Asl 3 Luigi Bottaro - numeri così alti non vengono registrati da tutti i laboratori come il nostro sparsi per il paese». Il laboratorio del Dipartimento di Patologia Clinica dell’Asl 3 genovese, appartenente all’Unità Operativa “Ponente 1” ma con sede alla Colletta di Arenzano, è uno dei tre centri riconosciuti, a livello regionale, per la verifica - successiva al ritiro della patente - degli eventuali “abusi di ritorno”. E poi si occupa dei casi cronici di abuso: tossicodipendenti segnalati dal Sert, dai medici di famiglia, dalle comunità di recupero o dalle case circondariali. In ultima battuta, il laboratorio svolge parte dei controlli “d’urgenza” che arrivano dagli ospedali, quelli che vengono eseguiti su persone che causano o sono vittime di incidenti stradali (esami che vengono svolti anche al San Martino e al Galliera).

Le patenti
La Commissione Patenti chiede la verifica, prima di deciderre sulla restituzione di un documento ritirato, per 4.300 persone ogni anno. Dietro a ciascuna c’è un incidente stradale, un semplice etilometro, una segnalazione, o comunque una sospensione del documento che da diritto a guidare un’auto, un camion, un autobus o una due ruote; 800 di queste persone arrivano per aver violato l’articolo 187 del Codice della Strada, quello relativo ad abusi per l’uso di droghe. Al ciascun controllo per la verifica di nuova idoneità alla guida - ne vengono eseguiti diversi - bisogna arrivare senza aver assunto stupefacenti. «Nel 4% dei casi gli automobilisti ci ricascano - spiega Anna Morando, responsabile del laboratorio di analisi - significa che non riescono a fare a meno di assumere stupefacenti nel periodo in cui dovrebbero farlo per riottenere indietro la patente». I casi aumentano per gli “articolo 186”, positività all’alcol. «Qui - dice la Morando - a risultare positivi nei controlli successivi al ritiro sono molti di più. Uno su cinque risulta aver bevuto alcol oltre il consentito nei 15 giorni precedenti il prelievo di sangue».

Le “urgenze”
A fare il test arrivano in questo centro anche le persone che causano incidenti. Anzi, non solo chi investe o tampona, ma anche le sue eventuali vittime (il pedone o un altro automobilista coinvolto). Il centro del Ponente genovese analizza 800 casi su base annua. Le positività all’alcol, secondo i dati del laboratorio, riguardano il 30% dei controllati. Mentre, altro dato inquietante, sotto effetto di droghe risulta l’8,25% (il 50% di questi per uso di cannabinoidi, il 18% per cocaina e il 10% per oppiacei).

L’uso di droghe
Il grosso del lavoro che arriva a questo laboratorio continua a essere, purtroppo, quello di verifica dei pazienti in cura per tossicodipendenza: 35 mila i campioni effettuati, ma per ognuno quasi sempre viene richiesto più di uncontrollo specifico (test) su un tipo particolare di sostanza, e la quota dei marcatori da ricercare arriva a 160 mila. «Si tratta di pazienti con una storia di abusi di lunga data, in cura al Sert o presso comunità di recupero. Molte volte accettano di seguire un percorso autonomamente, altre volte lo devono fare obbligatoriamente. Le sostanze maggiormente presenti, al controllo, sono la cannabis (18%), la cocaina (6%) e gli oppiacei (12%). Non si tratta di ragazzi da “Zoo di Berlino”, ma di persone di ogni età che usano spesso droghe differenti dall’eroina. «L’epoca del buco è finita, o comunque è in fortissimo calo - spiega Bottaro - oggi si consuma in compenso più cocaina. Considerata a torto una droga “pulita”. Ma i cui effetti sono devastanti». Quello che emerge, alla fine, è che l’utilizzo smodato di droghe e alcol, a Genova, è tutt’altro che un fenomeno da sottovalutare. «Consideriamo il fatto che fuori dal nostro lavoro ci sono i molti consumatori occasionali o coloro che non vengono mai fermati dalla polizia. Un mondo che nessuno potrà mai indagare fino in fondo».

Daniele Grillo - 07/11/07 - ilsecoloxix.it

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