Telefoni: 8 consigli per evitare sorprese in bolletta

Costo per le telefonate: 0,08 centesimi. Importo totale da pagare: quasi 60 euro… E’ la bolletta telefonica di un’anziana signora ottantenne che, attivando un servizio definito dall’operatore della compagnia telefonica “conveniente”, si è trovata a dover pagare una somma esorbitante rispetto alle telefonate compiute. Ma siamo sicuri che questo capiti solo agli anziani? E soprattutto… Quante volte vengono attivati servizi non richiesti a causa di “sbagli (?) ” dell’operatore? E’ possibile difendersi dai continui “bombardamenti” pubblicitari sulla convenienza di un gestore piuttosto che di un altro? Il cittadino è tutelato rispetto ad ingiustizie ed errori? Conviene rivolgersi all’avvocato o ci sono altre possibilità?

“Telefono ma quanto mi costi…ma quanto mi stressi! ” è il tema dell’ottava conferenza del ciclo “L’arte del…consumatore” - promosso dall’assessorato comunale alla Tutela dei consumatori - svoltasi Venerdì 23 novembre presso il centro culturale Candiani, a Mestre. Marco Bellato e Monica Marchi, avvocati del Movimento dei consumatori - rispondendo ad alcune domande poste dagli allievi dell’Università della terza Età, assai informati e combattivi - hanno cercato di dare alcuni consigli su come difendersi, tutelarsi e muoversi consapevolmente tra le innumerevoli proposte che ogni giorno arrivano al cittadino, attraverso telefono, internet e la televisione.
L’apertura del mercato delle telecomunicazioni alla libera concorrenza ha reso possibile per l’utente la scelta tra diversi fornitori di telefonia fissa e mobile, portando con sé vantaggi, ma anche alcuni problemi. Molti di questi sono legati all’arretratezza del Codice Civile, risalente al 1942, che non risulta ancora aggiornato rispetto alle possibili ingiustizie subite dagli utenti. In attesa che la burocrazia faccia il suo (lungo) corso è importante per il cittadino imparare ad orientarsi, seguendo qualche semplice ma utile suggerimento per evitare spiacevoli “sorprese”.

1) Attenzione alla proposta…ma anche alla risposta! Quando un operatore vi propone al telefono l’attivazione di un servizio, tenete conto che la vostra risposta implicherà la conclusione o meno di un contratto. Siate decisi nel dire “si” o “no”. Frasi come “vediamo…”, “ci devo pensare…”, “potrebbe interessarmi…” rischiano spesso di trasformarsi in degli assensi…

2) Conservate qualsiasi bolletta per almeno 5 anni. <+normale>Non è una novità che, nei meandri della burocrazia, possono andare perduti documenti e bollettini…

3) Il contratto migliore? Quello su misura per voi! Ascoltate i consigli degli amici, ma non è detto che il contratto e la compagnia scelta da loro sia la migliore per voi.
Dipende dall’uso che fate del telefono. Uno degli strumenti per orientarsi meglio è il sito internet di “Altro Consumo” che, sulla base di una serie di parametri, vi indica i contratti più adeguati alle vostre esigenze.

4) Munitevi di una lente d’ingrandimento per leggere un contratto o un’offerta pubblicitaria dalla prima riga alle microscopiche clausole a fondo pagina. Sono state stabilite di recente delle norme che obbligano i gestori a dare informazioni chiare, leggibili e confrontabili con quelle della concorrenza, ma non sono state ancora recepite da tutti...

5) Ricordatevi della vecchietta ottantenne! Prima di attivare una promozione controllate la voce “Costo Servizio”. Facciamo un esempio: la pubblicità vi promette che telefonerete gratis a tutti i numeri urbani. Questo è vero, ma la sola attivazione del servizio potrebbe costarvi 25 euro: l'anziana signora, che spendeva solo 0,08 centesimi per le telefonate, ha pagato molto di più attivando il servizio “conveniente”!

6) Cartomanti e linee calde? Mai! Alcuni numeri a pagamento possono essere disabilitati rivolgendosi all’operatore della compagnia telefonica di riferimento. Se non siete di quelli che desiderano conoscere il futuro dalle carte o che chiamano i cosiddetti “numeri speciali”, potete bloccare alcuni numeri evitando “sorprese”.

7) Fatevi dare il dettaglio chiamate. Controllate bene la voce “Altro Gestore”: se sapete di non aver chiamato “numeri speciali” e vi trovate addebitate delle cifre importanti, contattate immediatamente la compagnia telefonica. Stornate dalla bolletta il costo dato dalla voce “Altro Gestore”, come forma di auto-tutela, mandando un fax alla compagnia o contattando un’associazione dei consumatori.
Se tutti questi consigli non sono bastati per evitare costi indesiderati, prima di andare dall’avvocato sappiate che...

8) Esiste la procedura di conciliazione in Commissione Paritetica. Grazie ad accordi stipulati tra associazioni di consumatori ed alcuni enti gestori (Telecom, Tim, H3G e Wind; con Vodafone è in piedi un tavolo di trattative) è possibile ottenere, in caso di piccole controversie, soluzioni in tempo breve e a costi bassi. A fronte di un mancato riscontro ad un reclamo o di una risposta non soddisfacente, l’utente può avanzare - personalmente o attraverso un’associazione di consumatori - la richiesta di conciliazione. Quelle con Telecom producono risultati soddisfacenti per l’utente nel 90% dei casi.

Paolo Scarpa - 30/11/07 - gvonline.it

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