BERE MODERATAMENTE NON FA BENE ALLA SALUTE: GLI STUDI DEGLI ULTIMI 30 ANNI CONTERREBBERO UN ERRORE STATISTICO RICORRENTE CHE NE MINA LA VALIDITA'; LO RIVELA UNA RICERCA INTERNAZIONALE
Un team internazionale di ricerca coordinato dalla canadese University of Victoria e dalla University of California di San Francisco ha condotto una meta-analisi su 54 studi di correlazione fra quantità di alcol consumato e rischio di morte prematura, fra cui i disturbi di cuore, riscontrandovi un errore statistico ricorrente: l'inclusione fra i non assuntori anche dei soggetti che avevano smesso di bere in un periodo antecedente l'avvio delle ricerche, magari proprio per problemi di salute dovuti all'alcol.
E' per tale motivo - secondo i ricercatori - che il tasso di mortalità del gruppo dei non assuntori nelle ricerche in esame è sempre risultato più elevato rispetto a quello dei bevitori moderati: ciò rifletterebbe proprio le peggiori condizioni di salute dei soggetti che avevano in precedenza deciso di smettere di bere.
Dei 54 studi analizzati, soltanto 7 avrebbero incluso correttamente solo i non bevitori di lungo periodo nel gruppo degli abstainers (non assuntori di alcol). Infatti i risultati di questi 7 studi non mostravano alcuna riduzione del rischio di mortalità fra i consumatori moderati rispetto ai non assuntori.
Le meta-analisi effettuate fino a oggi mostravano che un consumo moderato di alcol poteva contribuire a prevenire disturbi di cuore e morti premature in generale: ma lo facevano proprio per non aver considerato l'effetto dell'abstainer error, come questa distrazione statistica è stata prontamente battezzata dai ricercatori.
La ricerca è stata finanziata principalmente dall'Australian Alcohol Education and Rehabilitation Foundation e dal NordAN di Copenhagen. Verrà pubblicata sul numero di maggio di Addiction Research and Theory.
Marco Mozzoni - addiction.blogosfere.it
Ci trovate anche qui
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Basta guerre nel mondo!
Nessun commento:
Posta un commento