Questi i punti dell´intesa sulle pensioni

Pubblichiamo di seguito l’intesa che è stata raggiunta tra il governo e il sindacato sulle pensioni e il testo che affronta i temi della revisione dello scalone, della disciplina dei lavori usuranti faticosi e pesanti, le finestre pensionistiche, i coefficienti di trasformazione e la razionalizzazione degli enti previdenziali e assicurativi.


PREVIDENZA

Fatto salvo il diritto ad andare in pensione con 40 anni di contributi, nel 2008 si andrà in pensione a 58 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi versati. Negli anni successivi scatterà un mix di quote (risultanti dalla somma della età anagrafica e anni di contributi versati) e di età anagrafica minima.
Dal luglio del 2009 entrerà in vigore “quota 95 “ con età minima di 59 anni.
Nel gennaio 2011 “quota 96” con età minima di 60 anni, nel gennaio 2013 “quota 97” con età minima di 61 anni.


In ogni caso è importante avere affermato che chi ha 40 anni di lavoro può pensionarsi senza limiti di età e ha ripristinato 4 finestre d’uscita anziché 2. Ai giovani sarà garantito almeno un minimo del 60 per cento di rendita pensionistica. Ai lavoratori privati o pubblici che effettuano lavori pesanti, notturni, nocivi, a catena, a vincolo, è ridotta di 3 anni l’età per la pensione (per un tetto di spesa di 2,9 mld dal 2008 al 2017).
Il Governo, però, ha inserito per questi lavoratori una clausola fortemente limitativa, che non era scritta sul primo testo firmato: viene cioè messo un tetto di 5.000 uscite all’anno, riducendo così la platea degli interessati.
Si prevede l’avvio dell’unificazione degli Enti previdenziali, una quota di solidarietà per coloro che hanno pensioni alte (8 volte il minimo) e l’intervento sulle casse speciali, ad iniziare da quella dei dirigenti d’azienda ed il taglio del vitalizio dei parlamentari.
MISURE PER I GIOVANI

Interventi in materia di previdenza per i lavoratori dipendenti con carriere discontinue
La copertura figurativa piena, prevista nella riforma degli ammortizzatori, commisurata alla retribuzione percepita, consentirà ai lavoratori dipendenti con contratti a termine di colmare i vuoti contributivo e di aumentare le prestazioni pensionistiche future.

Interventi in materia di cumulo di tutti i periodi contributivi (totalizzazione)
In previsione di una più ampia riforma della totalizzazione che riassorba e superi la ricongiunzione, si attueranno interventi immediati che assicureranno ai lavoratori l’utilizzabilità dei contributi versati.

Interventi in materia di riscatto della laurea
Saranno predisposti interventi relativi alle norme di riscatto della laurea con l’obiettivo sia di renderlo conveniente sotto il profilo previdenziale sia di ridurne l’onere. Interventi in materia di previdenza per i parasubordinati Sarà previsto un aumento graduale dell’aliquota dei parasubordinati, finalizzato a rafforzare la posizione pensionistica dei giovani parasubordinati.


27.07.07 - italianosdargentina.com.ar

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