Pakistan, attentato alla moschea

Pakistan, attentato alla moschea: 13 morti


E' di almeno 13 morti il bilancio di un attentato dinamitardo che oggi ha insanguinato Islamabad, a poche centinaia di metri da una moschea nuovamente teatro di scontri tra militanti fondamentalisti e forze dell'ordine. Lo hanno affermato le autorità locali.

"Sono restate uccise almeno 13 persone, tra le quali sette poliziotti", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il sindaco della capitale pachistana, Khalid Pervez. "I feriti sono una cinquantina".

Secondo fonti di sicurezza a causare la deflagrazione è stato un kamikaze, che si sarebbe fatto esplodere nelle vicinanze di un gruppo di poliziotti.

L'attentato è avvenuto mentre nella zona della Moschea rossa erano in corso scontri tra militanti islamici e forze dell'ordine.

Il complesso religioso è stato riaperto oggi per le preghiere del venerdì, circa due settimane dopo una battaglia costata la vita a oltre cento persone. A fronteggiarsi, per diversi giorni, erano stati anche allora forze di sicurezza e studenti coranici in lotta contro le autorità.

Poco dopo l'apertura la Moschea rossa è stata occupata dai militanti, che chiedono la scarcerazione di Abdul Aziz: l'imam arrestato nei giorni decisivi del confronto armato, mentre cercava di fuggire coperto da un burqa.

In una strada antistante il mausoleo, gli scontri sono proseguiti per diverse ore. Nel tentativo di disperdere i manifestanti, militari e poliziotti hanno impiegato anche gas lacrimogeni.


27.07.07 - ilsole24ore.com

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