Non uno di meno

Sono stati assegnati tre sottosegretari alla Minerva: Gaetano Pascarella, senatore nella precedente legislatura, ha fatto parte della Commissione parlamentare per l'infanzia, della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito e di quella sul riciclo dei rifiuti; Letizia De Torre, insegnante di matematica e deputato dell'Ulivo eletta in Trentino Alto Adige, dove ha partecipato attivamente alla vita politica; Mariangela Bastico, assessore all'Istruzione nella Regione Emilia Romagna, distintasi per aver cercato di contrastare con particolare impegno l'applicazione della Riforma Moratti, vicina al già citato Francesco Mele. Consolante il fatto che la Bastico assuma anche l'incarico di vice-ministro.

Ecco alcune delle sue affermazioni:

[...] Con questa consapevolezza, ho proposto al consiglio regionale - che le ha approvate - due leggi: una sul diritto allo studio, che ha consentito a tanti studenti delle scuole elementari, medie e superiori di ottenere borse di studio; l'altra sull'istruzione e la formazione. La chiamo la legge del "non uno di meno" (anche se quasi tutti la chiamano "legge Bastico") richiamandomi al bellissimo film di Zhang Yimou, perché l'obiettivo della legge è che tutti i ragazzi della regione - e non uno di meno - possano raggiungere un diploma o una qualifica professionale.

Rimarchevole la sua attività a sostegno dei giovani, dei disoccupati, delle donne, oltre all'attenzione e la sensibilità dimostrata nei confronti dei disabili. Qui le affermazioni suoi sostenitori.

In particolare le scrive Luca Pazzi, docente alla facoltà di ingegneria dell'Università di Modena e Reggio:

Mi sono trovato recentemente coinvolto in una discussione su un forum telematico a proposito della privatizzazione della scuola e dell'Università, e contestualmente dello smantellamento della parte pubblica. Mi e' piaciuto molto citare il tuo slogan "non uno di meno"... e devo dire che ha fatto molto effetto! Condivido la tua idea che la scuola e' un'istituzione, e come tale deve dare pari opportunita' ai cittadini. Il recente finanziamento da parte del MIUR delle Universita' private va contro ogni logica di pari opportunita': chi ha gia' i mezzi per far frequentare a un figlio un'Universita' privata non dovrebbe ricevere denaro dallo stato, neppure indirettamente.
Spero che molti vengano a conoscenza delle battaglie culturali e politiche da te condotte. Io faccio il possibile per farle conoscere.

Molto positivo che la Bastico provenga da una regione, l'Emilia Romagna, da sempre attenta alla scuola pubblica, la regione che ospitò gli illustri studiosi americani (tra cui Jerome Bruner) che definirono le scuole italiane, in particolare quelle dell'Emilia, le migliori del mondo. Questo fino a una decina d'anni fa, quando soprattutto la nostra scuola tecnica si qualificava tra le migliori, se non del mondo, dell'Europa. Poi è successo quello che è successo, nessuno ha più attuato una politica meritocratica seria, finchè prendere la scuola a pallate di sterco è diventato uno sport nazionale (intervista di Sefano Borgarelli ad Adriano Colombo, segretario nazionale del GISCEL)

18 maggio 2007 e 30 giugno 2007 - di Teresa Celestino - fonte

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